Il molo del pianto degli ebrei a Leivi

Pierpaolo Fuiano ospite dell’associazione per non dimenticare

Il molo del pianto degli ebrei a Leivi
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Tanta partecipazione per l’evento organizzato dal Centro di cultura La Torre, l’argomento trattato è stato quello legato al libro di Pierpaolo Fuiano: «Il Molo del pianto gli Ebrei nel Levante Ligure dal XII al XVIII secolo», quindi non prettamente legato a doppio filo al Giorno della Memoria, ma comunque contestualizzato dal momento che si è parlato degli Ebrei: popolo che ha subuto persecuzioni nel corso dei secoli.

Il molo del pianto degli ebrei a Leivi

«L’autore ha fatto un exursus  sulla storia degli Ebrei in generale e poi di quelli che, arrivati dalla Spagna, sono giunti a Genova dove  sono stati a lungo sul Molo e poi in seguito si sono integrati», spiega la presidentessa del centro di Cultura La Torre di Leivi Mirna Brignole.  A introdurre la professoressa Barbara Bernabò. «Molte le persone che hanno presenziato a questa interessante presentazione – conclude – che hanno anche partecipato attivamente ponendo diverse domande all’autore». Il Molo del Pianto, metafora del gerosolimitano Muro del Pianto, si riferisce a quando molti ebrei sefarditi, scacciati nel 1492 dalla Spagna, approdarono a Genova e, stretti tra il mare e le mura cittadine, languirono per lungo tempo sul molo del suo porto. Alcuni di essi si dispersero nelle due Riviere e si unirono idealmente ai discendenti di quei correligionari che da secoli già le abitavano.

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