10 anni dall’alluvione del 2014 a Chiavari, gli interventi per la messa in sicurezza della città
Il punto del primo cittadino Messuti
Domani, 10 novembre, saranno passati dieci anni esatti dall'alluvione che colpì Chiavari nel 2014. Il sindaco Federico Messuti ripercorre gli interventi eseguiti per la messa in sicurezza della città:
“Sono passati dieci anni dall'alluvione del 10 novembre del 2014, un evento che ha segnato profondamente la nostra comunità, causando ingenti danni in tutta la città. In questi anni, sopratutto dal 2017, il Comune di Chiavari ha lavorato incessantemente per mettere in atto un piano di interventi strutturale e capillare, volto ad aumentare la sicurezza dei nostri cittadini. Oggi, a distanza di un decennio, facciamo il punto sui numerosi interventi realizzati per proteggere la nostra Chiavari” spiega il sindaco Federico Messuti.
Un impegno costante per la sicurezza
"Siamo partiti con Marco Di Capua e l’attuale assessore Paolo Garibaldi, nel 2017, con un importante programma di manutenzione e pulizia di tutti i canali delle acque di deflusso cittadine. Un piano straordinario che ci ha consentito di liberare i condotti da tonnellate di materiale accumulato, depositato e stratificato negli anni che causava, in molte zone, soprattutto in via Entella e in via Piacenza, allagamenti localizzati e diffusi. Siamo intervenuti indistintamente nel centro cittadino, nei quartieri, nel lungomare. Sono stati, inoltre, diversi i lavori di potenziamento della rete delle acque bianche e reflue. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Abbiamo realizzato anche uno scolmatore in largo Ravenna che raccoglie le acque di un’area complessiva di circa 34 ettari e le riversa nella zona portuale. Un investimento di oltre 380 mila euro".
Il Torrente Rupinaro e la sua messa in sicurezza
“Un progetto di grande rilievo, che impegnerà ingenti risorse per diversi interventi, con step autorizzativi differenti: il rifacimento dei ponti e degli argini, classificati in base alle relative criticità, la ristrutturazione delle linee fognarie della dorsale del torrente, alcune opere sul rio Bacezza e della Moranda, e la realizzazione dello scolmatore. Quest’ultimo, a luglio 2024, è stato inserito all’interno del programma triennale delle opere pubbliche della Difesa Suolo di Regione Liguria. A maggio dell’anno scorso è stata avviata la procedura di esproprio di alcuni tratti di proprietà privata confinanti con il torrente Rupinaro, oggetto di futuri interventi di messa in sicurezza degli argini a criticità rossa, gialla e verde. Attualmente si sta svolgendo la conferenza dei servizi decisoria per la sistemazione degli argini tra la foce del Rupinaro e Sampierdicanne, all’interno di un primo stralcio di lavori già finanziati che verranno eseguiti sino al ponte di via Castagnola, catalogati in base ai diversi livelli di criticità. Per quanto riguarda i ponti su torrente, si partirà con il rifacimento di quello ferroviario, passando poi a quello di corso Valparaiso, di corso Italia, di viale Tappani e di via Castagnola (ponte già predisposto per il rialzo) - aggiunge il primo cittadino - In dirittura d’arrivo anche l’adeguamento e rifacimento dell’argine di corso Genova 11, per 450 mila euro, definito come caso pilota in quanto è stato trovato un accordo con i privati per la ripartizione delle spese. È stata anche allargata la foce del Rupinaro, con la costruzione di nuove palancole, ossia strutture installate nel fondale, e con l’innalzamento del primo pennello che permetterà di contenere la sabbia sull’arenile e garantire il passaggio delle acque”.
Fosso di Caperana e fosso di Ri
“Per aumentare la sicurezza del quartiere di Caperana e per migliorare il deflusso nell’Entella delle acque provenienti dalla collina, stiamo realizzando una nuova opera, con l’obiettivo di mitigare il rischio idraulico in una zona molto abitata, per oltre 1.2 milioni di euro. Oggetto di lavori sarà il rio, lungo circa 1 km, che scende e attraversa via Parma, poco prima della rotonda che porta a San Salvatore e continua, in un tratto coperto, nei terreni privati che giungono nel fiume. In questa ultima parte a valle verrà realizzato un canale a cielo aperto, in sostituzione dell'esistente tombinatura, in grado di contenere la portata di piena. Abbiamo ottenuto un finanziamento regionale di oltre 842 mila euro, ed è attualmente in corso la conferenza dei servizi. Anche il fosso di Ri verrà migliorato, è in corso uno studio preliminare per la sua messa in sicurezza” afferma Messuti.
Potenziamento del sistema di allertamento di Protezione Civile Comunale
Il Comune di Chiavari ha potenziato sia le modalità di allertamento della popolazione durante gli stati di allerta, grazie alla nuova piattaforma multicanale Nowtice, che il Centro Operativo Comunale. La Protezione Civile attiva la catena di comando, dando avvio alla comunicazione ufficiale, contattando contemporaneamente diverse categorie di persone (scuole, operatori del mercato giornaliero, abitanti) e inviando notifiche push su due applicazioni, l'app IO e l'app FlagMii, per smartphone e tablet. Sono diversi gli strumenti a disposizione per informare tempestivamente i cittadini, come le chiamate registrate su utenza fissa, gli avvisi via sms per chi abita in zona a rischio inondazione o per chi si è registrato sul portale Allerte Italia, ma anche i pannelli e semafori luminosi dislocati nei vari quartieri, gli avvisi acustici, il sito istituzionale (www.comune.chiavari.ge.it) e la pagina Facebook.
Conclude il sindaco Federico Messuti
“Il nostro impegno non si ferma qui. Massima attenzione anche alla collina delle Grazie, una zona fragile e soggetta a fenomeni franosi come altre realtà del territorio, Caperana e Capondonico. Stiamo continuando a lavorare, insieme alla Fondazione Torriglia e alla parrocchia di Bacezza, per mettere in sicurezza e consolidare la strada che conduce al Santuario delle Grazie. In parallelo prosegue anche il progetto di difesa del litorale dalle mareggiate e dall’erosione, con nuovi pennelli perpendicolari alla costa, dighe soffolte e spiagge più ampie, tra la foce del Rupinaro e la collina delle Grazie. Un’opera strategica per il futuro di Chiavari. Continueremo a monitorare costantemente il territorio e ad investire in nuove opere di prevenzione, per garantire alle future generazioni una città più sicura e vivibile”.
I dieci interventi realizzati, e in corso, per la messa in sicurezza di Chiavari:
Pulizia dei condotti e delle tombinature della città, con eliminazione delle interferenze presenti in tutti i quartieri.
Potenziamento della rete di deflusso delle acque cittadine.
Uno scolmatore delle acque meteoriche in corso Colombo/largo Ravenna
Messa in sicurezza del Rupinaro. Realizzazione del nuovo canale scolmatore.
Messa in sicurezza del Rupinaro. Rifacimento delle arginature del torrente e dei ponti, ristrutturazione delle linee fognarie, opere sul rio Bacezza e della Moranda.
Messa in sicurezza del Rupinaro. Terminato il consolidamento del primo argine in corso Genova 11.
Ampliamento della foce del Rupinaro. Eliminazione del deposito sabbioso e installazione delle palancole sul nuovo pennello perpendicolare alla spiaggia.
Messa in sicurezza del fosso di Caperana.
Messa in sicurezza del fosso di Ri.
Potenziamento del sistema di allertamento della Protezione Civile comunale.