Coronavirus, il sindaco di Sori: "Nel nostro Comune nessuna restrizione"

Coronavirus, il sindaco di Sori: "Nel nostro Comune nessuna restrizione"
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"Coronavirus, restrizioni a Sori? No, Grazie!". A parlare, in una lunga nota sui social, è il sindaco Mario Reffo.

"La mia decisione è di NON emettere nessuna ordinanza restrittiva"

"Sori, lo sappiamo benissimo, è spesso meta di turismo extra-regionale.
Qui a Sori molti lombardi, piemontesi, e non solo, hanno quella che, comunemente, chiamiamo seconda casa.
Questa tipologia di turismo porta a Sori economia e ricchezza, non possiamo negarlo, ma in questo momento porta anche preoccupazione vista la situazione di diffusione del così detto #Coronavirus o più appropriatamente COVID 19.

Ho molto riflettuto come Sindaco, ma anche come uomo e farmacista, se fosse opportuna una un’ordinanza, più o meno restrittiva, per Sori.
Quella da prendere non è stata una decisione semplice e l’ho presa non sull’onda dell’emotività, ma sull’analisi dei fatti e delle opzioni possibili.

La mia decisione è, al momento, di NON EMETTERE nessuna ordinanza restrittiva per non creare allarmismo e intasare i centri di informazione.
Non vogliamo che si scateni una caccia al sospetto ed all’untore nei confronti di chi non risiede abitualmente a Sori.

Capisco che la situazione in Italia sia seria ed in Liguria abbiamo avuto i nostri primi casi di contagio, ma ad oggi chi viene a Sori da una delle regioni con focolai non è detto che sia venuto a contatto con persone provenienti, appunto, da quelle zone.
È una possibilità, ma non una certezza.
Così come è una possibilità che un sorese si sia recato a Genova ed abbia posato la propria mano laddove, poco prima, l’ha posata una persona che ha stretto la mano ad un parente di una persona che risiede nelle aree di focolaio. Questa possibilità, che sembra una riedizione della canzone “alla fiera dell’Est”, è possibile tanto quanto lo è quella di un ‘milanese’ venga qui a Sori nella sua ‘seconda casa’ e porti con sé il Coronavirus.

Ormai i focolai sono molti e non ci è possibile effettuare un controllo accurato, questo doveva essere fatto prima ed ora non è assolutamente una garanzia di successo, anzi.
Di fronte a questi fatti non voglio aggiungere entropia ad una situazione complessa e procedere con semplicità pensando che sia la cosa migliore.

Allora cosa fare?
Ebbene voglio ricordare alle persone che si allontanano dalle zone di focolaio che compiono un reato, ma ancora prima compiono un’atto scellerato contribuendo, potenzialmente, al contagio della Nazione.
Voglio ricordare anche che le persone che entrano in contatto, consapevolmente, con persone provenienti dall’area infetta hanno l’obbligo di autodenunciarsi e mettere in atto tutte le misure auto-protettive.
Infine vi ricordo che se ritenete di essere venuti in contatto con potenziali pericoli l’auto-isolamento è la migliore delle opzioni possibili in attesa di fare degli accertamenti.

Al momento a Sori vigono le sole norme di comportamento dettate dagli enti a noi superiori ovvero tutto quanto emanato da Regione e dal Governo di Roma.
Siate oggi più che mai attenti e previdenti e pieni di buonsenso che è l’arma migliore contro questa situazione".

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