Ius Scholae e riconoscimento della Palestina, il gruppo Solinas Sindaco abbandona l’aula
Pistacchi (Sestriamo/Forza Italia): “I sedicenti leghisti provano a far passare lo ius scholae della sinistra, ma rimediano solo un paio di figuracce”
L'altro ieri sera a Sestri Levante si è svolto il consiglio comunale. I consiglieri di maggioranza del gruppo Solinas Sindaco hanno abbandonato l’aula.
“Abbiamo approvato pratiche importanti per l’attività amministrativa del nostro Comune ed essenziali per garantire il proseguimento del nostro programma di mandato – dicono Albino Armanino, Luca Balotta, Lidiana Michelon, Leonardo Sanguineti, Paolo Smeraldi e Elisa Troglio – oltre a queste pratiche, però, ci siamo trovati nuovamente costretti ad affrontare l’ennesima mozione copia e incolla presentata dal gruppo di opposizione Progresso per Sestri – Sestri un passo avanti. Ultimi esempi di questa sterile politica: la mozione sullo Ius Scholae e il riconoscimento dello Stato di Palestina. Ancora una volta, invece di occuparsi delle questioni reali di Sestri e dei problemi che i nostri concittadini ci hanno chiesto di risolvere, i consiglieri di opposizione presentano mozioni su temi che esulano completamente dalle competenze del consiglio comunale, probabilmente scambiando l’aula di Palazzo Pallavicini per l’assemblea dell’Onu. Il nostro gruppo consiliare, come già accaduto ieri sera, adotterà una linea chiara – concludono i sei consiglieri di maggioranza – abbandoneremo l’aula prima dell’illustrazione di queste mozioni prive di senso”.
Pistacchi (Sestriamo/Forza Italia): “I sedicenti leghisti provano a far passare lo ius scholae della sinistra, ma rimediano solo un paio di figuracce”
“Peccato che a un certo punto sia stata decisa la sospensione della trasmissione in streaming del consiglio comunale. Lo spettacolo era certo divertente. Il Gruppo Solinas, che nei giorni dispari si dichiara leghista e in quelli pari civico, ieri sera in versione trasversale di sinistra, è riuscito nel doppio capolavoro di rischiare di far passare la mozione sullo ius scholae di chiara ispirazione dem e poi di non votare la correzione, nel senso più restrittivo dell’attuale normativa, proposta dal resto della loro stessa maggioranza variabile (nel senso più meteopatico del termine)”. Così Diego Pistacchi, capogruppo di Sestriamo/Forza Italia, commenta quanto accaduto l'altro ieri sera in consiglio comunale a Sestri Levante. “I sedicenti leghisti hanno infatti abbandonato l’aula quando il gruppo Progresso per Sestri ha presentato il testo che chiedeva di concedere la cittadinanza a minorenni stranieri dopo soli cinque anni di frequenza di scuola in Italia. Grazie alla loro assenza dall’aula, la minoranza di sinistra, che ha trovato un’apertura nel gruppo Sestri per Tutti e solo la mia ferma opposizione, avrebbe potuto veder approvato il testo – prosegue Pistacchi - per fortuna, dallo stesso gruppo del consigliere Claudio Muzio è poi arrivato un ordine del giorno che proponeva una procedura aggravata rispetto a quella vigente per la concessione della cittadinanza. Con questa formula, oltre ai dieci anni di residenza già previsti, per i minori si richiede la frequenza dell’intero ciclo scolastico in Italia, cioè dieci anni di scuola, dalla prima elementare ad almeno due anni di superiori. Nella riunione dei capigruppi (senza lego-civici) è stato trovato l’accordo su questo testo che è passato, nonostante il teatrino dell’esco-rientro-voto-mi astengo-riesco di chi non sapeva più come evitare le brutte figure”.