L'ex camorrista Davide Cerullo alle scuole medie Descalzo
Incontro intenso, fatto di sguardi e parole, con gli studenti delle diciannove classi del Comprensivo
Lo scorso 13 febbraio 2024, i ragazzi della Scuola Secondaria di primo grado Descalzo hanno seguito l’incontro, chi dalla propria aula in collegamento da remoto, chi, i più grandi, ascoltando dal vivo, con Davide Cirullo, ex camorrista di Scampia, oggi educatore, scrittore, fotografo e testimone della lotta contro la mafia.
"La sua storia poetica impastata di gioia e fatica, di sofferenza e violenza ma al tempo stesso di speranza, di dolcezza e dolore e la sua testimonianza, ha regalato attimi di completo silenzio ed emozioni palpabili, di tutte le sfumature. I ragazzi lo hanno ascoltato per ben due ore con grande interesse e hanno dialogato con lui, hanno chiesto, domande anche forti e provocatorie che hanno trovato risposte soddisfacenti ed appaganti. È un messaggio semplice il suo, col quale afferma che bisogna puntare sui bambini, che bisogna eliminare la predestinazione alla criminalità e che bisogna vedere e supportare chi là dentro, tra la delinquenza, c’è ma non è un criminale e chi, nel silenzio del quotidiano, sopravvive e cerca di non appartenere al sistema" afferma Stefania Verduci, referente del Progetto Legalità.
"Tante sono state le frasi pronunciate da Cerullo che hanno rapito i ragazzi: "La Camorra teme più la scuola che la sentenza di un giudice, perchè la scuola ti aiuta a pensare e a diventare libero”, “La malavita ti disumanizza, ti toglie anche il nome, io non ero più Davide ma 'Ciaocrem'”. Spinge sul valore della educazione e della istruzione, sottolinea come la lettura sia un’attività fondamentale per imparare a vivere, per raggiungere quella libertà che insegna a saper dire i “no” giusti e fermi in tante occasioni. Davide continua: «Bisogna capire che gli irrecuperabili non esistono. Ai miei tempi, venivamo definiti bambini a rischio, invece eravamo esclusi e poi siamo diventati reclusi nell’indifferenza della società e dell’istituzione scolastica» aggiunge. Molta amarezza nelle sue parole, molta tristezza nel ripensare alla sua infanzia. Eppure, riparte da lì la sua rinascita e lo comunica a chiare lettere ai ragazzi: siamo tutti unici, irripetibili e speciali. Ognuno a suo modo. Le sue sono le parole di chi ha avuto la forza di resistere, che è molto più di lottare".
"Questo incontro è stato un’occasione di riflessione, di confronto e di crescita sull’importanza e il valore delle scelte personali e sulla possibilità di poter sempre decidere del proprio destino.
La mattina seguente all’incontro con Davide i ragazzi, nelle aule, hanno ancora parlato di questa esperienza: incontri come questo, che si inseriscono tra le iniziative connesse all’Educazione civica, sono decisamente importanti. Le ragazze e i ragazzi dimostrano interesse e maturità, percepiscono il valore del messaggio che viene loro trasmesso, si appassionano e si sentono coinvolti. Grazie a Don Gian Emanuele Muratore, parroco della Zona pastorale “Riva-Trigoso-San Bartolomeo” e a Don Simone Garibaldi per la proposta educativa rivolta all’Istituto, subito recepita dalla dirigente scolastica dott.ssa Donatella Arena".