"Privatizzazioni ASL4 silenziose ed inesorabili", la denuncia dell'Rsu

Tante le preoccupazioni, come spiega Andrea Sanguineti in una lettera aperta

"Privatizzazioni ASL4 silenziose ed inesorabili", la denuncia dell'Rsu
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"Il processo di privatizzazione che in Asl 4 è iniziato poco tempo dopo l’insediamento della attuale direzione generale, comincia a toccare anche i servizi fondamentali, e lo fa in maniera subdola e per nulla trasparente". Una nuova denuncia parte dalla RSU dell’azienda sociosanitaria del Tigullio "che, dopo aver chiesto un incontro di chiarimento alla direzione strategica, per tutta risposta si è sentita replicare che non serve incontro alcuno e che l’informativa arriverà a tempo debito, vale a dire a cose fatte".

La Centrale di Sterilizzazione di Rapallo  in gestione a privati?

"Non è passato neppure un mese da quando si è sparsa la notizia che la Centrale di Sterilizzazione di Rapallo sta per essere data in gestione a privati - fa sapere Andrea Sanguineti - la direzione aziendale nega e risponde che non è stata avviata alcuna gara pubblica ma semplicemente sono state esaminate 'manifestazione di interesse' da parte di ditte operanti nel settore. Fermo restando che una pubblica amministrazione non dà il via a manifestazioni di interesse per mera curiosità o per gioco, la decisione politica è molto chiara e la RSU sa che le cose sono già andate oltre. La nostra centrale è stata “visitata” da ben tre ditte private e in tutti e tre i casi coloro che hanno effettuato i sopralluoghi sono usciti con gli occhi lucidi e fregandosi le mani, pregustando la bontà dell’affare! Si, perché la nostra è una centrale di ultima generazione, dotata di macchinari tecnologicamente all’avanguardia per i quali sono state spese centinaia di migliaia di euro, probabilmente stornati da altri Servizi destinati ai cittadini. Ma non basta: questa Centrale di Sterilizzazione è il frutto dell’accorpamento delle due subcentrali dislocate a Lavagna e a Sestri Levante, la prima ridotta al minimo e la seconda completamente dismessa".

Le domande

 

"Al netto del grave disagio che hanno subito i lavoratori spostati di qua e di là come fossero pacchetti - continua Sanguineti - le domande sorgono spontanee: tutto lo strumentario chirurgico della Asl da chi sarà sterilizzato? Lo faremo fare, pagando,alla ditta appaltatrice? E allora qual’è il rapporto costo-beneficio e il margine di guadagno dell’azienda Asl4?"

Nel mirino anche i servizi di cure domiciliari e di quello che resta della RSA

Le brutte notizie non finiscono qui. "Con sempre maggior insistenza si parla dell’intenzione della direzione generale di cedere alla gestione privata anche i servizi di cure domiciliari e di quello che resta della RSA, entrambi specificamente destinati alla cura e all’assistenza della terza e quarta età. I cittadini del Tigullio riflettano sul fatto che il comprensorio Asl 4 ospita percentualmente la popolazione più anziana d’Europa: che tutti siano consapevoli che esternalizzando al privato sia pur convenzionato i Servizi sopra detti, tutte le attività che oggi vengono attivate nel Territorio in maniera capillare ed eccellente in favore dei nostri 'grandi vecchi', perderanno in qualità ed in copertura. Per il momento per questi due ambiti non ci sono manifestazioni di interesse, ma questo poco ci consola, perché la situazione può cambiare dall’oggi al domani".

Preoccupazione anche per infermieri, OSS, fisioterapisti ed amministrativi

La preccupazione dei delagati della RSU si rivolge anche all’aspetto lavorativo, in quanto ad oggi l’ADI e la RSA impiegano circa un centinaio di persone fra infermieri, OSS, fisioterapisti ed amministrativi. "Siamo proprio certi che l’amministrazione non stia pensando di cedere interi rami d’azienda e che il personale del Comparto non si trovi a dover scegliere fra l’assunzione nella ditta privata o la mobilità extra territorio? Questo è un quesito che fino a pochi anni fa avrebbe fatto sorridere gli addetti ai lavori: in questo momento storico, non stiamo ridendo affatto! Parliamo per ultimo della riorganizzazione: tutto ciò che dal Polo ospedaliero di Sestri Levante doveva essere spostato, ha raggiunto la sua collocazione definitiva. Resta il fatto che l’ospedale di Sestri oggi è uno scheletro desolatamente semivuoto e che non si ha più notizia dell’avvio dei lavori per la ristrutturazione del Pronto Soccorso di Lavagna: si sa invece da fonte certa che il Sert, che doveva essere trasferito nei locali ex fisioterapia del Polo lavagnese, resterà in affitto presso l’Isituto Devoto Sivori Marini. Si vocifera che le coperture economiche non siano garantite, che sia stato fatto il passo molto più lungo della gamba e che tutte queste privatizzazioni abbiano il solo immediato scopo di raggranellare danari. La popolazione vigili: la delegazione RSU, dall’interno, lo sta già facendo".

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