Lavoro

Voragini nei conti e crisi imminente per AMT: il sindacato USB chiede chiarezza

"Se chi doveva controllare non si è accorto di una voragine come quella prospettata, ne renda conto e ne tragga le dovute conseguenze"

Voragini nei conti e crisi imminente per AMT: il sindacato USB chiede chiarezza
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La comunicazione del sindacato USB per la situazione in cui pare vertere AMT non lascia dubbi: chi aveva responsabilità di vertice e controllo dovrà rispondere della situazione, non i lavoratori.

Il sindacato USB

"Più di un brivido freddo ha probabilmente percorso la schiena delle lavoratrici e dei lavoratori di AMT di fronte a una situazione che sembra rievocare scenari purtroppo già visti nel passato, con annunci di voragini nei conti e crisi imminenti.

 

In pochi mesi si è passati da comunicati trionfali ad una situazione estremamente difficile che pare preludere a decisioni preoccupanti."- così il sindacato.

 

"Ci auguriamo ovviamente che si sia fatto tesoro del passato e a nessuno venga in mente di riproporre soluzioni fallimentari già respinte con forza dai lavoratori.  E se chi doveva controllare non si è accorto di una voragine come quella prospettata, ne renda conto e ne tragga le dovute conseguenze. Ma solo chi aveva responsabilità di vertice e di controllo, e non certo i lavoratori."

Le perplessità

"Ci permettiamo tuttavia di esprimere perplessità su tutta questa vicenda, dalle tempistiche, ai soggetti che improvvisamente si risvegliano, alle richieste-ultimatum di piani dettagliati entro tempi brevissimi, piani peraltro mai chiesti prima a quanto pare. Non vorremmo trovarci di fronte a regolamenti di conti, inaccettabili giochi sulla pelle dei lavoratori per fini al momento poco chiari o propedeutici a giustificare interventi che produrranno come sempre penalizzazioni per lavoratori ed utenti."

 

Siamo ovviamente fortemente preoccupati per questa situazione e chiederemo un incontro alla nuova amministrazione per fare chiarezza sulla situazione e capirne le intenzioni, senza dimenticare la contemporanea ed altrettanto poco chiara vicenda dell’inchiesta sull’operazione ATP- AMT."- dichiarano.

L'affidamento in-house

"Ribadiremo ovviamente che mai accetteremo soluzioni che mettano in discussione l’affidamento in-house e la totale proprietà pubblica e che respingeremo decisioni prese solo in una logica di (presunta) emergenza i cui effetti non possono che essere disastrosi. E questo per noi vale anche per le misure di carattere sociale e di incentivo all’uso del mezzo pubblico.

 

Il Tpl ha necessità di finanziamenti ben maggiori di quelli che attualmente riceve e la folle decisione di aumentare le spese per la difesa penalizzerà ulteriormente anche questo settore, ragione per la quale Usb è impegnata al massimo nel contrastare queste scelte politiche scellerate."

La richiesta al governo

"In questo scenario è quindi necessario, e questo chiederemo ad ogni livello di governo locale, mettere in campo tutte le azioni utili per salvaguardare ed incrementare le risorse per questo servizio essenziale. Motivo per cui auspichiamo che la Regione spieghi meglio quanto annunciato rispetto ad una ipotetica azienda unica regionale (altro film già visto…)

 

Vista la complessità della situazione, mai come ora però servono massima chiarezza e trasparenza sugli obbiettivi che si intendono perseguire e quali interessi si voglia realmente tutelare. Lavoratori e lavoratrici di AMT lo esigono dalla nuova amministrazione e dai vertici aziendali."- concludono.

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