64ª Premio Internazionale Fedeltà del Cane, trionfano Jack e Zeus
La cerimonia oggi, sabato 16 agosto, alle 15:30 a San Rocco di Camogli

Premio Internazionale Fedeltà del Cane: il premio “Primus inter pares” della 64ª edizione, in programma oggi, sabato 16 agosto, alle 15:30 a San Rocco di Camogli, va a Jack e Zeus.
Premio Fedeltà speciale ad Arwuen, Luna e Isotta.
Chi sono
JACK, labrador di 3 anni, con grande tempestività e coraggio, ha salvato la sua proprietaria aggredita da due cani
Momenti di puro terrore, che senza la presenza del fedele Labrador, avrebbero potuto sfociare in qualcosa di ben più drammatico, quelli vissuti lo scorso novembre da Romina, una giovane donna di Castel di Sangro, durante una passeggiata lungo la strada ciclopedonale verso la parte periferica della città. Romina ha sentito due cani avvicinarsi a lei da dietro; uno dei due, il molosso, la fissava minaccioso mentre lei rimaneva immobile. In una frazione di secondo entrambi, l’uno, incrocio tra rottweiler e pastore tedesco, e l’altro di dimensioni più piccole, si sono avventati su di lei azzannandola al braccio e alla schiena. Romina cadendo a terra ha cercato di girarsi di lato per proteggere il viso ed è rimasta in balia dei morsi dei due cani aggressori, riportando profonde ferite. Romina ricorda a fatica quei minuti interminabili di terrore, in cui il dolore era talmente forte da permetterle solo di piangere, impedendole di gridare. Su quella pista, solitamente frequentata, non c’era stranamente nessuno. Tutto lì intorno sembrava immobile, tranne un’ombra nera che improvvisamente avanzava verso di loro: era Jack, il suo Jack… Romina, sopraffatta dal dolore e dalla paura, grazie al tempestivo intervento del fedele Labrador, è riuscita a liberarsi dalla stretta del molosso e a trovare rifugio all’interno di una tensostruttura nelle vicinanze, nascondendosi dietro un bancone. Romina concentrava tutte le sensazioni su di sé, ma sentendo i cani ringhiare, la sua preoccupazione più grande era per Jack, pensando che fosse lui ad avere bisogno di aiuto. La tensione è rimasta altissima, finché Jack, dopo aver fatto allontanare i due cani, è entrato nel locale e annusando il terreno, ha raggiunto Romina. Le è rimasto accanto, vegliandola fino all’arrivo dei soccorsi, un vero guardiano, oltre che compagno di vita. Romina, dopo essere riuscita a chiedere aiuto con il cellulare, è stata trasportata all’ospedale di Castel di Sangro, dove le sono state curate le profonde ferite con oltre 40 punti di sutura. Oltre al trauma fisico, aggravato dall’impossibilità di svolgere per un prolungato periodo la sua professione, Romina ha dovuto affrontare un grande sconvolgimento emotivo. A tutto ciò si unisce la preoccupazione per l’aggressività degli animali coinvolti, per giunta cani di proprietà, e il timore che quanto accaduto possa ripetersi mettendo in serio pericolo il suo stesso cane.
Un episodio che sottolinea l’importanza di una corretta gestione degli animali e della responsabilità dei proprietari. E non solo per una questione di legge, ma principalmente di rispetto per la sicurezza di tutti.
«Jack – dice Romina – è una parte fondamentale della mia vita; è gioia, felicità, amore…, l’amore “perfetto”, incondizionato, ma è anche protezione e sicurezza. Mi ha salvato la vita e ha guarito tante ferite in me. Jack è il mio rifugio emotivo… ed io spero solo di non fargli mancare mai nulla».
Romina Tristani, Castel di Sangro, L’Aquila

ZEUS, bassotto di 7 anni, in corsa verso la casa più vicina, con il suo abbaiare ha attirato l’attenzione di coloro, cane compreso, che vi abitano, portandoli dalla sua proprietaria che si trovava aggrappata al bordo di un pozzo profondo sei metri, riuscendo ad evitare che vi sprofondasse, salvandole così la vita
«In quel bruttissimo incidente, di cui sono stata vittima – afferma Federica – Zeus mi ha dato la più grande dimostrazione della sua fedeltà, del suo essere speciale».
Anche quel pomeriggio, dopo l’uscita da scuola, Federica con il suo Zeus si è recata a fare una passeggiata nei campi, tra un gruppo di case e l’altro, nella zona Borgo di Magrignano a Livorno. Camminando, ad un certo punto ha messo il piede su un tombino ed ha sentito la terra mancare sotto di lei. Probabilmente il tappo era stato messo male, perché il tombino era chiuso, di questo non ha alcun dubbio Federica, che altrimenti se ne sarebbe accorta, dato che tra l’altro quel giorno l’erba era stata tagliata al mattino. Durante la caduta ha avuto la prontezza di lasciare il guinzaglio per non trascinare il cane con sé e di aggrapparsi al bordo del pozzo con le mani. Purtroppo però, non è riuscita ad evitare che il tombino, cadendo, la colpisse al petto procurandole le fratture alle costole, come le sarà poi diagnosticato al Pronto Soccorso. I minuti a seguire sono stati concitati; Federica non ha la reale percezione del tempo in cui sarebbe rimasta appesa tra la terra e il vuoto, cosa peraltro resa possibile solo dal fatto di essere sempre stata una sportiva, ma ha il preciso ricordo di Zeus che si è allontanato velocemente abbaiando verso il cancello di una casa vicina. Il cane che vive lì, vedendolo correre verso di lui lo ha fatto a sua volta e il padrone, attirato dall’abbaiare dei due cani, è uscito dal cancello. A quel punto si sono tutti avvicinati al tombino e Federica, aggrappata al bordo di quel pozzo artesiano profondo 6 metri, ferita e nel panico, è stata afferrata dal proprietario dell’altro cane e tratta in salvo. Non osa neppure pensare a cosa sarebbe successo se ci fosse sprofondata dentro. I giorni successivi, con due costole rotte, sono stati faticosi, ma Federica ha sempre avuto a fianco il suo “angelo peloso”. Tutto questo alla fine è perlomeno servito affinché la zona venisse messa in sicurezza.
Zeus è entrato nella vita di Federica dopo la richiesta del figlio Matteo di avere un cucciolo; nonostante fosse cresciuta a contatto con i cani degli zii a cui era molto legata, la cosa destava in lei delle perplessità. Ma in breve tempo quel cucciolo scelto dal figlio, un bassotto con un nome importante, che poteva sembrava pretenzioso per un cane così piccolo, divenne bravissimo. E la cosa più bella è che Zeus, tra tutti, ha scelto lei, Federica e il loro legame è diventato fortissimo. Queste le parole di Federica: «Oggi, dopo quanto accaduto, mi sento una miracolata, e grazie a Zeus, il mio cane, che – come dico sempre – è “l’uomo” che in assoluto mi ha amato in modo incondizionato».
Federica Bettarini, Livorno

ARWUEN e LUNA, flat coated retriever rispettivamente di 7 e 4 anni, sono i cani impegnati nel progetto “La Stanza di Peggy” – prima esperienza in Italia di Pet Therapy rivolta alle donne vittime di violenza. Con loro ISOTTA, griffon bleu de gascogne di 6 anni, che opera in vari progetti a beneficio di persone fragili
“La Stanza di Peggy” è un progetto – primo in Italia – in cui gli Interventi Assistiti con Animali (IAA) sono abbinati ad una problematica molto delicata e purtroppo di grande attualità, qual è la violenza di genere. A fianco delle donne, in linea con il piano nazionale del Soroptimist International d’Italia, “Una stanza tutta per sé”, che fornisce sostegno a quante sporgono denuncia per violenze ed abusi (sono circa 300 gli spazi fino ad ora allestiti presso le sedi delle Forze dell’Ordine), il Soroptimist International d’Italia Club Torino, su idea della sua Presidente per il biennio 2023-2024, professoressa Erica Varese Baulino, ha sviluppato una nuova progettualità: “La Stanza di Peggy”.
“La Stanza di Peggy” mira a fornire un ulteriore supporto alle donne che hanno denunciato la violenza subita. Con riferimento a questa progettualità, il Soroptimist Club Torino ha firmato due progetti di collaborazione rispettivamente con il Comando Provinciale Carabinieri di Torino e la Questura di Torino. E’ previsto che gli incontri avvengano in ambiente protetto, dove la pratica terapeutica degli IAA, nello specifico con i cani, si avvale di un’equipe multidisciplinare specializzata secondo le Linee Guida Nazionali. Queste attività si sono dimostrate essere, per queste donne, un valido aiuto in un percorso di cura di sé, dell’altro, nonché di recupero della fiducia in se stesse e nel mondo circostante. «Si tratta di donne protette dall’anonimato, – racconta la professoressa Varese Baulino – persone che prima di ogni altra cosa vanno tutelate. Quando le ho incontrate, sono stata colpita profondamente dal loro dolore; è stato un momento di grande empatia, ed è stata una gioia immensa scoprire che grazie a questi cani meravigliosi, sono riuscite ad intraprendere un percorso che in qualche modo possiamo definire di rinascita».
Arwen, insieme alle sue colleghe canine, è una protagonista silenziosa ma preziosa del progetto. Dolce, equilibrata e socievole, abituata a lavorare in contesti delicati, come quelli rivolti a donne vittime di violenza, favorisce un’apertura emotiva e la partecipazione attiva delle beneficiarie. Luna è una compagna di vita e di lavoro straordinaria. È un cane solare, sensibile e desideroso di partecipare, ed è grazie a questo suo spirito che è diventata parte integrante del lavoro di Francesca Bertotti, psicologa specializzata in IAA ed educatrice cinofila. Luna è un cane speciale; lo è per Francesca e per quanti l’hanno incontrata, non solo le donne de “La Stanza di Peggy”, ma i tanti bambini, ragazzi e adulti coinvolti nei vari progetti che Luna e Francesca portano avanti a Torino. Isotta è nata in Calabria dov’era destinata alla caccia, ma non avendo doti spiccate per questa disciplina, è stata abbandonata. Ha patito la fame e subito maltrattamenti che le hanno lasciato lesioni permanenti al bacino. Incantata dai suoi occhi tristi ma dolcissimi, Francesca Bisacco la adotta, trascorrendo i primi due anni a ricordarle emozioni positive e a insegnarle a manifestare gioia e affetto. «Con grande forza e resilienza, e questo è un insegnamento per tutti enorme, – racconta Francesca Bisacco – Isotta decide di dare di nuovo fiducia e di riaprirsi all’uomo». Da lì emergono le sue doti di pazienza, saggezza, equilibrio e determinazione che insieme, Francesca e Isotta, attraverso gli IAA, mettono a servizio di diversi progetti; in generale la sua calma e la sua solidità danno sicurezza alle persone fragili, adulti in difficoltà e anziani, ma anche bambini.
Queste le esperienze de “La Stanza di Peggy” di alcune donne. Per di una di loro, il progetto ha rappresentato il primo percorso di autonomia; lo stesso legame con il cane è stato la realizzazione di un desiderio profondo, con l’avvio di un movimento di emozioni e vissuti che, dopo due anni, ha dato alla Signora un rinnovato impulso ad uscire dalla condizione di violenza subita. Altre due partecipanti al progetto, ospiti di una Casa Rifugio, seppur abbiano frequentato il percorso con minore assiduità, hanno beneficiato dell’esperienza che ha consentito loro di ridare valore al passato ed al presente. Oggi gli studiosi ritengono che l’integrazione degli IAA nel lavoro sul trauma rivesta un ruolo importante nel ridurre la gravità dei sintomi, la depressione ed altre vulnerabilità trauma-correlate. “La Stanza di Peggy” è stata lodata anche dal Prefetto di Torino con queste parole: «Più che amico dell’uomo, il cane oggi è amico della donna, e accanto al grande servizio che rende presso le forze dell’ordine, oggi aggiunge un’ulteriore attività specifica, aiutando le persone in un momento di difficoltà».
“La Stanza di Peggy”, che si auspica possa diventare un modello da replicare in altre città, è un’iniziativa straordinaria, ideata e realizzata dal Club torinese di Soroptimist, Associazione mondiale di donne impegnate in attività professionali e manageriali, che su base volontaria, operano attraverso progetti per la promozione dei diritti umani, il sostegno all’avanzamento della condizione femminile e la realizzazione del potenziale individuale e collettivo delle donne. Una voce universale per le donne che si esprime attraverso la presa di coscienza, il sostegno e l’azione.
Una storia virtuosa: un “Premio fedeltà” ad Arwen, Luna, Isotta e un “Premio bontà” a Soroptimist Club Torino
Prof.ssa Erica Varese Baulino, past President di Soroptimist Club Torino e ideatrice del progetto “La Stanza di Peggy”, Torino
Francesca Bertotti con LUNA; Luca Pirfo e Lucrezia Lovisato con ARWEN; Francesca Bisacco con ISOTTA, Torino