80 anni fa la morte del Servo di Dio Albino Badinelli
Lunedì 2 settembre a Santo Stefano d'Aveto la Celebrazione eucaristica con il Vescovo Giampio Devasini
Nell’ottantesimo anniversario dall’offerta della sua vita, la comunità ecclesiale si ritrova a pregare per il Servo di Dio Albino Badinelli. Sarà il Vescovo diocesano, monsignore Giampio Devasini, a presiedere la Santa Messa lunedì 2 settembre nel Santuario di Nostra Signora di Guadalupe a Santo Stefano d’Aveto alle 10.
L’ottantesimo anniversario della morte
Tutto ebbe inizio il 2 settembre del 1944: rispondendo ad un ordine perentorio del maggiore Cadelo, con il quale minacciava di fucilare 20 ostaggi e di incendiare il paese se tutti gli sbandati e i renitenti alle armi non si fossero presentati presso la Casa del Fascio di Santo Stefano d’Aveto, Badinelli raggiunse spontaneamente il comando e si presentò a Cadelo. Quest’ultimo appena seppe che era un carabiniere lo considerò un disertore e lo condannò immediatamente a morte tramite plotone di esecuzione. Chiesto di potersi confessare, cosa che gli fu negata, Albino ebbe tuttavia la possibilità di confidarsi con monsignor Giuseppe Monteverde che, avvertito da un ragazzo, lo aveva raggiunto presso la Casa del Fascio. Il sacerdote ascoltò le sue ultime volontà e gli consegnò un crocefisso. Accompagnato dal monsignore, il giovane carabiniere fu portato nei pressi del cimitero e, posto di spalle contro il muro, fu immediatamente fucilato. Poco prima di ricevere la scarica mortale esclamò baciando il crocifisso:
«Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno».
Il 26 febbraio 2022 il Vescovo Devasini ha aperto nella Cattedrale di Nostra Signora dell’Orto la fase diocesana del processo di Beatificazione e Canonizzazione di Badinelli, al quale sta lavorando il Tribunale appositamente costituito.