il caso

A Rapallo petizione contro il nuovo asilo

La struttura prevista dentro il Parco Casale divide la città

A Rapallo petizione contro il nuovo asilo
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Oggi, giovedì 7 novembre, dalle 17 alle 19 si terrà una raccolta firme nel circolo di via dell'Arca 1 a Rapallo, contro la costruzione nel nuovo asilo all'interno del Parco Casale. La petizione è promossa dal PD di Rapallo.

Proteste contro il nuovo asilo

Sono in diversi a protestare sul nuovo progetto che riguarda il Parco Casale di Rapallo.

«Sì agli asili, no a nuove costruzioni». Questa la chiosa degli “Amici del Parco Casale”, il gruppo Facebook che nelle settimane scorse ha dato il via a una vera e propria petizione popolare sulla piattaforma change.org, per opporsi al progetto del nuovo asilo che l’amministrazione vorrebbe realizzare negli spazi da tempo dismessi delle ex serre comunali di Parco Casale.

La dottoressa Elisabetta Besnati, attivissima sostenitrice della petizione, che non ha usato mezzi termini nel definire «assurda e ridicola» una soluzione progettuale «che comporterà una distruzione di verde così ampia per un asilo da 40 bambini, quando in città vi sono strutture ben più comode da raggiungere». Milanese di nascita, rapallese d’adozione, Besnati ha spiegato le ragioni del no:

«Mi ricordo di un parco Casale in cui c’era la piscina con i cigni, con alberi e fiori ben tenuti, con le serre ancora operative. Ora non c’è più nulla di tutto questo, ma almeno reste un briciolo di pace. E proprio qui si vuole mettere in atto una seconda rapallizzazione? In zona, negli ultimi tempi, è già stato distrutto nel silenzio il parco dell’ex Auxilium, ora si vogliono abbattere alberi, si paventa di realizzare box sotto l’area cani e già si ipotizzano anni di cantiere. Perché non trovare un luogo più consono per viabilità e vivibilità? Noi non siamo contrari a nuovi asili, i bambini sono il nostro futuro, ma non a discapito dell’unica area verde rimasta in città, peraltro già maltenuta. Si potrebbero realizzare altrove, o ancor meglio ampliare strutture esistenti».

«Si tratta in realtà di un progetto di recupero di strutture dimesse. A differenza di quanto si creda, la serra principale non verrà affatto toccata, così come l’intervento non andrà ad intaccare il cipresso monumentale dal quale siamo molto distanti - ha assicurato nei giorni scorsi l’assessore ai lavori pubblici Filippo Lasinio - oltretutto la volumetria complessiva resterà pressoché invariata».

Prima ancora dell’asilo, le ex serre comunali avrebbero dovuto ospitare una futura ludoteca. C’è chi sostiene che questa soluzione avrebbe comportato minor traffico veicolare in zona e chi non vede invece differenza alcuna. Il punto sembra però essere un altro:

«Abbiamo ricevuto dal Ministero una proposta di finanziamento Pnrr, il cui bando riguardava però esclusivamente opere di riconversione del patrimonio pubblico o nuove costruzioni - ha ripreso Lasinio - L’ampliamento non era proprio contemplato». Come a dire, non c’erano altre opzioni, «l’alternativa sarebbe stata quella di rifiutare i fondi».

La struttura che sorgerà al posto delle serre «sarà leggera, con ampio utilizzo di vetro, e richiamerà così gli edifici preesistenti - prosegue ancora Lasinio - Quanto alla capienza, da 60 posti, non nasce da una fantasia o da una volontà politica ma dal fatto che siamo sotto organico proprio di quei posti, come dimostrano ogni anno le lista d’attesa per l’accesso agli asili comunali».

(Nella foto, il rendering del nuovo asilo pensato al Parco Casale)

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