Due richieste di partecipazione alla rassegna fontanina dei presepi, una più sorprendente dell’altra, sono giunte in questi giorni agli organizzatori.
Una è arrivata da mons. Andrea Buffoli, prevosto della Cattedrale di Chiavari e cerimoniere del vescovo diocesano, che chiede di poter “mettere in elenco” il presepe del santuario di N.S. dell’Orto per partecipare a una iniziativa “che ogni anno raccoglie il lavoro e il percorso di fede di tante comunità della nostra diocesi”.
“Sarebbe un grande piacere – aggiunge – poter entrar e far parte di questa storia che prosegue con entusiasmo e successo da tanto tempo e che ho vissuto direttamente quando da ragazzo vi partecipavo con il presepe della mia parrocchia”. “Vi ringrazio, confidando che vorrete accordarci questo onore accettando la nostra candidatura”.
Inutile dire che la richiesta è stata accolta a braccia aperte dal gruppo organizzatore che fa capo a “Colombo Fontanabuona 2000” e ad altre associazioni. Renato Lagomarsino, che ne è il coordinatore, ha risposto a nome di tutti: “E’ un grande, grandissimo onore, poter iscrivere al Concorso nientemeno che il presepe della Cattedrale. Questa richiesta è un gradito riconoscimento per una iniziativa che ogni anno è fortemente attesa perché propone temi e composizioni sempre nuovi per far rivivere la magia del Natale. Anche se questo presepe non potrà rientrare tra quelli in concorso troveremo il modo di metterlo nell’evidenza che merita”.
L’altra richiesta è giunta dalla parrocchia di San Martino di Polànesi, sulle alture di Recco. “Il nostro è un “presepe storico”- scrivono – uno dei 23 presepi più importati del Genovesato”, inserito da alcuni anni tra i “Presepi d’Italia”. Risale al 1876 e nel corso del tempo è stato integrato con acquisti anche sul mercato dell’antiquariato. Il nucleo della Sacra Famiglia e dei Re Magi è attribuito alla bottega di Giovanni Battista Garaventa, vissuto a Genova fra il 1777 e il1840. Ogni anno viene completamente smontato e poi riallestito l’anno successivo con una composizione totalmente diversa ma sempre con un’ambientazione che si richiama al tipico ambiente contadino ligure. Ci farebbe molto piacere – concludono – partecipare con la qualifica di “Presepe messaggero”. Così noi potremo pubblicizzare la vostra iniziativa, che impegna tante parrocchie, e voi potrete pubblicizzare il nostro Presepe, meritevole di essere visto”.
Anche in questo caso la risposta degli organizzatori del concorso”Presepi in Fontanabuona” non poteva che essere positiva, anche perchè nella zona di Recco mancava un “presepe messaggero” che potesse fare da “ambasciatore” con una promozione che, ovviamente, sarà reciproca.