Andrea Demattei, il ricordo macchiato dalla polemica
Nella frase scritta dalla famiglia si accusavano i soccorritori di "ignavia e inettitudine": dura presa di distanza dell'amministrazione comunale
Erano diverse decine le persone giunte ieri, venerdì 12 gennaio, ai piedi dei piloni del ponte della Maddalena per ricordare Andrea Demattei, quattordicenne morto a seguito di un tragico incidente che lo ho visto immerso nelle acque del fiume Entella per più di un'ora, il 12 gennaio 2023, incastrato tra i rami con la canoa con la quale si stava esercitando. Il tempo non ha affievolito il dolore ma anche la rabbia dei familiari verso quelle operazioni di soccorso che, a detta della famiglia, avrebbero dovuto essere gestite diversamente.
Sono tuttora in corso le indagini per appurare eventuali responsabilità nella morte del ragazzo, sopravvenuta per ipotermia, come ha rilevato l'autopsia effettuata: e ieri sera la famiglia ha ancora una volta puntato il dito contro chi è intervenuto quel maledetto pomeriggio per cercare di salvare la vita del giovane.
All'opera d'arte realizzata dagli alunni dell'Istituto Natta-Deambrosis, infatti è stata aggiunta una frase che accusa i soccorritori di "ignavia e inettitudine", lamentando come sia mancato in loro l'istinto primario di salvare una vita. Dello stesso tenore molti striscioni appesi davanti al pilone dove Demattei ha trovato la morte. Parole durissime, da cui si è immediatamente dissociata l'amministrazione comunale di Chiavari, che ha concesso la bacheca nella quale è stata posta l'opera in ricordo di Andrea.
Le parole dell'amministrazione
L’amministrazione comunale, in segno di vicinanza alla famiglia Demattei per la tragica perdita del figlio Andrea, ha messo a disposizione una bacheca per mantenerne viva la memoria presso il ponte della Maddalena ma si dissocia formalmente ed esplicitamente dal contenuto delle frasi riportate sotto al disegno vincitore del concorso. Tali affermazioni non sono mai state condivise né concordate con il Comune e verranno subito rimosse.