Il punto

Anpi Tigullio: “Il raid contro la sede PD non è un episodio isolato”

Il commento in conferenza stampa che si è tenuta oggi, mercoledì 10 dicembre

Anpi Tigullio: “Il raid contro la sede PD non è un episodio isolato”

Dopo l’episodio contro la sede del Partito Democratico di Chiavari avvenuti nella notte  tra domenica 7 e lunedì 8 dicembre, l’Anpi Tigullio ha organizzato una conferenza stampa per presentare una documentazione completa della cronologia degli atti noti avvenuti negli ultimi anni nel territorio.

La conferenza stampa

 

“Le sezioni ANPI del Tigullio esprimono piena solidarietà al circolo del Partito Democratico di Chiavari dopo l’attacco della notte di domenica, accompagnato – secondo alcune testimonianze – da slogan come «siamo noi i camerati» e «duce, duce!». Un gesto che richiama apertamente linguaggi e simbologie neofasciste, e che si inserisce in un quadro più ampio e preoccupante.

In queste ore è circolata una lettera anonima con cui alcuni presunti responsabili si sarebbero autodenunciati, sostenendo che si trattava di una “ragazzata da ubriachi”. Una spiegazione che non attenua la gravità dell’accaduto e ci stupisce che la stampa locale, invece, le dia credito in modo acritico e la utilizzi per derubricare la gravità dei fatti e sminuendo le nostre iniziative. Se possibile, questa lettera rende i fatti ancora più allarmanti. È quantomeno curioso – e significativo – che, tra tutti i possibili bersagli, si sia scelta proprio la sede di un partito politico, e che lo si sia fatto inneggiando al duce e definendosi “camerati”. E anche qualora fosse vero che non si tratta di individui animati da reale convinzione neofascista, trasformare simboli e slogan del fascismo in un gioco, in un atto goliardico, è pericolosissimo: significa sdoganare un linguaggio che ha generato violenza, persecuzioni e morte, e che non può in alcun modo essere banalizzato.

Negli ultimi dieci anni, infatti, il Tigullio è stato teatro di una lunga serie di episodi che vanno dalle svastiche ai danneggiamenti di lapidi partigiane, dalle minacce a esponenti politici alla devastazione di spazi della memoria dedicati ai deportati ebrei. Dal 2015 a oggi si contano decine di atti: lapidi abbattute, cippi vandalizzati, alberi della Memoria distrutti, svastiche su sedi politiche e sindacali, fino alla croce celtica apposta quest’estate sulla lapide ai caduti del Passo della Scoglina.

Quello che è accaduto al PD di Chiavari non cade dal cielo: è l’ennesimo segnale di un clima che, anno dopo anno, si sta deteriorando. Episodi di violenza di chiara matrice fascista non sono fatti isolati», dichiarano le sezioni ANPI del Tigullio. «C’è chi parla ancora di bravate, ma i fatti raccontano altro. La memoria democratica del nostro territorio è sotto attacco da tempo e oggi lo dimostriamo, documenti alla mano.”

ANPI invita istituzioni, associazioni e cittadinanza a una risposta unitaria e vigile: «I luoghi della memoria, la vita democratica, il rispetto reciproco non sono negoziabili. Serve consapevolezza e serve partecipazione. L’antifascismo non è un anniversario: è un impegno quotidiano».

Proprio ieri, 9 dicembre, ricorreva la morte del partigiano “Marco”, Sergio Kasman (fratello di Roberto Kasman). Fu freddato con colpi di fucile alla schiena in un’imboscata in piazza Lavater a Milano. Ricordare chi ha sacrificato la propria giovane vita non è un semplice atto di commemorazione: ci impone di contrastare ogni forma di rigurgito del male assoluto quale furono il nazismo e il fascismo.

Auspichiamo infine che vengano finalmente applicate le leggi Scelba e Mancino contro l’insorgere di tali atteggiamenti.”- così Anpi Tigullio