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fino al 31 dicembre 2025
Assegnazione gestione Bagni Porticciolo, on line secondo bando di gara
La nuova procedura prevede un ribasso del 15% sul canone di concessione, che passa da 342.000 euro a 290.700 euro
Il Comune di Rapallo comunica che, a seguito della mancata presentazione di offerte nella precedente procedura di gara, è stato ripubblicato da venerdì 13 marzo il bando per l’assegnazione della gestione dello stabilimento balneare comunale Bagni Porticciolo fino al 31 dicembre 2025.
Il bando
La nuova procedura prevede un ribasso del 15% sul canone di concessione, che passa da 342.000 euro a 290.700 euro.
Si invitano tutti gli operatori interessati a consultare il bando raggiungibile al link sottostante e a presentare le proprie offerte entro e non oltre il 30 marzo 2025.
Il Comune l’occasione per puntualizzare alcuni aspetti in merito che nei giorni scorsi sono stati divulgati a mezzo stampa e social in particolare dalla Minoranza:
- l'Amministrazione ha operato un aggiornamento delle tariffe dello stabilimento che da 11 anni erano invariate, con una rivisitazione che si è comunque mantenuta al di sotto dell'indice ISTAT;
- in sede di aggiornamento si è tenuto conto delle condizioni di mercato praticate dalle strutture aventi caratteristiche similari e dalla costante piena occupazione dello stabilmento;
- il valore della concessione che è costituito dal fatturato totale generato dalla concessione per tutta la durata del contratto, non è determinato discrezionalmente dall'amministrazione ma sulla scorta delle regole espresse dal codice dei contratti pubblici di cui all'art 179 del d.lgs.36/2023;
- la determinazione del nuovo canone concessorio è avvenuta tenendo conto delle voci di costo dichiarate dal concessionario uscente a chiusura dell'esercizio 2024 ed è stata condotta in modo da lasciare invariata la percentuale di utile garantita nel precedente affidamento;
- la riduzione del canone nella misura del 15%, così come da ultimo operata in sede di reindizione della procedura è tale da assicurare un margine di utile, sulla base delle nuove tariffe e dei valori di costo dichiarati dal gestore uscente, del 22%, quando gli affidamenti in altri settori di attività, quali i servizi sociali, assicurano margini ben inferiori e attestati intorno al 6%, ritenuti congrui dalla giurisprudenza del Consiglio di Stato.
