Sanità

Azione Liguria, al via la petizione sul servizio sanitario

"Il Governo adegui il finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale agli standard dei Paesi europei avanzati, portandolo in tempi brevi all’8% del PIL"

Azione Liguria, al via la petizione sul servizio sanitario
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"Azione, che da sempre si batte a tutela del Servizio sanitario nazionale, ha lanciato una petizione per chiedere al governo di adeguare il finanziamento del SSN agli standard dei Paesi europei avanzati, portandolo in tempi brevi all’8% del PIL. Ancora una volta, grazie al lavoro di Carlo Calenda e del Prof. Walter Ricciardi, si vuole provare a dare un contributo con proposte concrete e di buonsenso". A parlare, Enrico Mazzino referente regionale Sanità Liguria, Cristina Lodi Segretaria Regionale Azione Liguria, Pippo Rossetti consigliere regionale Azione Liguria e i segretari provinciali Giovanni Stagnaro, Laura Porcile, Massimiliano Carpano e Desiree Negri.

"Per salvare la sanità pubblica dalla carenza di personale, dal fenomeno dei medici a gettone, da liste d’attesa interminabili e garantire agli italiani servizi puntuali e di qualità, bisogna agire e in fretta - continuano -. Continuare a definanziare chi ci cura è un grave errore.

Il Servizio Sanitario Nazionale, sistema che dal 1978 ad oggi ha garantito il maggior incremento dell’aspettativa di vita tra i Paesi ad alto reddito, è ormai al collasso:
* Mancano 40.000 medici, tra ospedalieri e medici di medicina generale, e 65.000 infermieri.
* Ci sono 10 milioni di prestazioni urgenti in arretrato.
* 4 milioni di persone rinunciano a curarsi a causa delle liste di attesa e dei costi da sostenere per rivolgersi al privato.
* 2 milioni di persone si indebitano per curarsi.
* Abbiamo solo 3,1 posti letto ospedalieri ogni 1000 abitanti (Germania 8, Francia 5).
* Negli ultimi 20 anni sono stati chiusi 261 ospedali pubblici.
* I tempi di attesa sono inaccettabili (ad esempio, fino a 24 mesi per una mammografia).
* La spesa privata in sanità ha superato i 40 miliardi di euro.
* A causa delle condizioni di lavoro nei pronto soccorso, metà delle borse di specializzazione per l’emergenza-urgenza non vengono assegnate e quindi non avremo più medici di pronto soccorso.
* I medici italiani vengono pagati 70mila euro in meno all’anno rispetto ai colleghi tedeschi.
* Gli infermieri italiani vengono pagati 20mila euro in meno all’anno rispetto ai colleghi tedeschi.
* Negli ultimi 20 anni hanno scelto di lavorare all’estero oltre 180.000 professionisti sanitari.
* La spesa pubblica pro-capite italiana in sanità è meno della metà di quella tedesca.
* Nel 2025 il finanziamento del SSN sarà pari al 6,2% del PIL, una percentuale inferiore a quella di vent’anni fa.

Per tutti questi motivi, Azione chiede al governo di adeguare il finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale agli standard dei Paesi europei avanzati, portandolo in tempi brevi all’8% del PIL, per implementare un grande piano di abbattimento delle liste di attesa, per aumentare gli stipendi di medici e operatori sanitari e per rafforzare il Servizio Sanitario Nazionale".

"Questa non è una battaglia di medici e infermieri - hanno sottolineato anche, per Azione Liguria, il consigliere regionale Pippo Rossetti, la segretaria regionale Cristina Lodi, i segretari provinciali Giovanni Stagnaro, Massimiliano Carpano, Desiree Negri, Laura Porcile e il responsabile del Dipartimento Sanità Enrico Mazzino - Si tratta di una battaglia di tutti gli italiani perché evitare che le famiglie si indebitino per curarsi è un principio di civiltà e un dovere per la nostra Nazione e perché nessun Paese può essere definito veramente civile se a una persona viene negata assistenza sanitaria se non ha i soldi per pagarla."

Il link alla petizione:

Salviamo il Servizio Sanitario Nazionale

 

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