Chiavari

Barriere fonoassorbenti, arriva la delibera tecnica per fermare il progetto

Il contenuto della proposta sarà sottoposto oggi, martedì 31 gennaio, all'attenzione del viceministro Rixi e dei vertici di RFI

Barriere fonoassorbenti, arriva la delibera tecnica per fermare il progetto
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È stata depositata la proposta di delibera che il sindaco di Chiavari Federico Messuti porterà in consiglio comunale il prossimo 3 febbraio per bloccare il progetto di installazione delle barriere fonoassorbenti di RFI: lo ha reso noto nella serata di ieri, lunedì 30 gennaio, il Comune di Chiavari.

 Il commento del primo cittadino di Chiavari

«Un atto tecnico che costituirà il parere contrario all’opera da parte del Comune di Chiavari - ha affermato ieri Messuti -. Verrà formalizzato dal dirigente comunale e presentato in conferenza dei servizi entro il termine fissato per il 21 febbraio 2023, chiedendo, una volta per tutte, di respingere e bocciare il progetto. A Roma, domani pomeriggio (oggi pomeriggio, ndr), ne sottoporremo il contenuto sia al viceministro Rixi che ai vertici di Rfi. Siamo fiduciosi. Grazie a questa delibera, che verrà votata durante il prossimo consiglio comunale, confidiamo di bloccare l’opera».

Motivazioni tecniche contro la realizzazione del progetto di RFI

Con la nota diffusa ieri, il Comune di Chiavari ha, poi, elencato le motivazioni tecniche contro la realizzazione del progetto di Rete Ferroviaria Italiana:

  • la carenza del progetto relativamente allo studio-comparazione e individuazione di ogni soluzione alternativa nel rispetto dei criteri gerarchici previsti dal DM Ambiente 29.11.2000;
  • il non giustificato e non proporzionato impatto delle opere a progetto, per le loro caratteristiche tipologiche e dimensionali, nei riguardi dei beni vincolati ex art. D.Lgs. 42/2004 e più in generale in relazione agli aspetti paesaggistici del territorio costiero e del litorale marino;
  • la carenza ed erroneità del progetto in ordine alla valutazione dell’inserimento ambientale dell’intervento e carenza ed erroneità delle motivazioni tecniche a scelta della soluzione in violazione del DM Ambiente 29.11.2000 – in ogni caso, la notevole incidenza delle barriere nei riguardi del contesto urbano storicamente costituitosi nel tempo e della qualità di vita degli abitanti;
  • la violazione dell’art. 9 DM 1444/1968 in ordine alla distanza tra porzioni di barriere a progetto e le pareti finestrate di alcuni edifici latistanti la linea ferroviaria;
  • la contrarietà all’art. 15 NA Piano di Bacino vigente e comunque carenza di istruttoria in ordine ai rischi dell’aumento di vulnerabilità rispetto ad eventi alluvionali;
  • la carenza del progetto con riguardo alla mancata valutazione complessiva delle conseguenze, in termini acustici, sia per gli edifici-ricettori siti in prossimità delle interruzioni delle barriere sia sulla rifrazione dell’inquinamento acustico proveniente dalle arterie stradali latistanti la ferrovia;
  • la violazione del principio di proporzionalità tra il beneficio che si vorrebbe procurare ai cives e i pregiudizi derivanti dallo strumento a tal fine (senza adeguata motivazione e istruttoria) prescelto da RFI.
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