il progetto

Bricchi de Ma, l'ecomuseo digitale partecipativo per il turismo sostenibile

Obiettivo prioritario, valorizzare il patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico del territorio di Lavagna e Cogorno

Bricchi de Ma, l'ecomuseo digitale partecipativo per il turismo sostenibile
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Era la fine di novembre 2023 quando prese avvio il percorso di costruzione di un ‘ecomuseo digitale partecipativo per il turismo sostenibile’ dedicato ai territori di Lavagna e Cogorno. Fu il primo passo per raccogliere, raccontare e mettere a disposizione delle comunità il patrimonio storico-culturale e ambientale del nostro paesaggio, in quanto bene comune, nel quale abitiamo.

L'Ecomuseo on line

Dopo 7 mesi - trascorsi tra raccolta di archivi privati, elaborazione e digitalizzazione di materiale storico-etnografico, documentazione di sentieri e itinerari - l’ecomuseo è approdato finalmente online.

Prodotto dalle organizzazioni culturali J’eco, Pietre Parlanti e Dynamoscopio, in collaborazione con i Comuni di Lavagna e Cogorno e grazie a un contributo del Ministero della Cultura su fondi PNRR, l’ecomuseo oggi si chiama Bricchi de mâ - parco museo del Tigullio.

Il nome è l’esito di un sondaggio somministrato a un campione di abitanti e potenziali visitatori: ‘Bricchi de mâ’, perché il territorio da raccontare si estende dalla costa all’entroterra appenninico, con il tipico saliscendi che avvicina (o allontana, a seconda dei punti di vista) mari e monti; parco museo del Tigullio’, perché il paesaggio si presenta come un grande patrimonio a cielo aperto, pubblico, diffuso e disseminato di beni materiali e immateriali. Esso è frutto dell’opera plasmatrice delle comunità nel corso dei secoli, è un’eredità storica che si può riscoprire, attraversare e toccare con mano ancora oggi. Non ha certamente netti confini amministrativi e riguarda, con le dovute distinzioni, un’area geo-culturale ricca di rimandi interni, ovvero il Tigullio nel suo senso più vasto.

"Ad abitanti, studiosi, docenti e amministrazioni locali va un sentito ringraziamento - spiegano gli organizzatori.- Essi hanno concesso materiali e collaborato alla nascita di Bricchi de mâ. Grazie a loro, nella sezione ‘Patrimonio’, raccogliamo e restituiamo - come in un archivio digitale pubblico, sfogliabile per categorie - storie, immagini e descrizioni di alcuni ‘pezzi di un puzzle’ storico e naturalistico, destinato a crescere. Dalle peculiarità della vita rurale alla lavorazione dell’ardesia, dai saperi tecnici e artigianali alle ritualità sociali, dalle espressioni orali alle coltivazioni tipiche, sino alle architetture e alle cime montuose più significative. Oggi siamo arrivati a raccontare circa un centinaio di storie, ma moltissime ancora mancano, soprattutto nel campo dell’emigrazione o della Resistenza, come anche della flora e della fauna.

Anche i ‘Percorsi’, a piedi e in bici, per esplorare il patrimonio al momento sono lungi dall’essere completi, ma gradualmente, via via che verranno documentati, potremo pubblicarli tutti.

Non a caso, siamo solo all’inizio: ci rivolgiamo ad abitanti ed esperti, rinnovando loro l’invito a contribuire con i propri contenuti!"

Non finisce qui. Bricchi de mâ è organizzato in modo progressivo e partecipativo. Oltre a quella del ‘Patrimonio’, anche le altre sezioni del portale invitano alla partecipazione e alla condivisione. Così, ciascuno può segnalare ‘Iniziative’ di valore per il territorio oppure dare una mano a tenere puliti i sentieri. Analogamente, le sezioni, presto disponibili, dedicate alle ‘Esperienze’ per i visitatori (occasioni di visita, formazione o esplorazione offerte da guide e realtà locali) e alla ‘Didattica’ per le scuole (visite, laboratori e materiale didattico per conoscere il nostro patrimonio), raccoglieranno competenze e proposte dal territorio e saranno messe a disposizione di famiglie, docenti, turisti. Bricchi de mâ mira così a contrastare l’abbandono e rinnovare l’appartenenza al territorio, ma aspira anche a tenerlo aperto e accessibile a un pubblico motivato e curioso, fornendo strumenti per orientarsi al turista attento, interessato talvolta a riscoprire le proprie origini (turismo nostalgico o di ritorno), comunque alla ricerca di esperienze autentiche, nel rispetto della cultura e della natura dei luoghi (turismo sostenibile). Per questo, è disponibile sin da subito la versione in lingua inglese.

"Mentre proseguiamo ad arricchire di storie e itinerari la divulgazione di un patrimonio così complesso (ogni settimana elaboreremo e pubblicheremo infatti nuovi contenuti!), stiamo anche lavorando a sviluppare e distribuire gratuitamente la App per dispositivi mobili, correlata al portale web, per orientarsi mentre si è immersi nel paesaggio (entro dicembre 2024), e a estendere l’area di valorizzazione anche ad altri Comuni interessati del Tigullio (entro marzo 2025), a cominciare, per prossimità geografica, da quelli limitrofi a Cogorno e Lavagna", concludono.

 

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