Il bilancio

Centro antiviolenza "Martina Rossi", importante realtà per il Golfo Paradiso

La struttura ha sede a Recco

Centro antiviolenza "Martina Rossi", importante realtà per il Golfo Paradiso
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Giornate intense quelle vissute ultimamente dall’associazione di promozione sociale “Centro per non subire violenza”, in prima linea nella promozione delle iniziative in scena nel Golfo Paradiso in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. La compagine in questione, in ogni caso, è particolarmente presente su questo territorio non solo per la ricorrenza del 25 novembre: svolge, infatti, in maniera costante un’attività di fondamentale importanza tramite la gestione del centro antiviolenza “Martina Rossi”, situato a Recco in via XXV Aprile 13/4.

I dati forniti dal Centro Antiviolenza “Martina Rossi” di Recco

«Dall’apertura della nostra struttura, avvenuta nel maggio dell’anno scorso, 27 donne hanno svolto il primo colloquio - spiega Alessandra Amadei, coordinatrice del centro antiviolenza “Martina Rossi” -. Di queste, 16 sono state prese in carico dalle operatrici, 5 delle stesse hanno svolto colloqui con la psicologa. 3 signore sono state seguite soltanto dalla psicologa senza avviare precedentemente o in concomitanza i colloqui di presa in carico. Alcune, dopo il primo colloquio, hanno svolto soltanto le consulenze legali perché non necessitavano di presa in carico. 12 donne hanno usufruito della consulenza penale e 10 della consulenza civile. Una signora ha utilizzato il servizio dello sportello lavoro di Genova. Età media: 45 anni (la più adulta ha 71 anni, la più giovane ne ha 32). La maggioranza delle donne che si sono rivolte al centro antiviolenza, 19, è di origine italiana: a loro si aggiungono 2 signore ucraine, 1 della Nigeria, 1 del Montenegro, 2 della Costa d’Avorio, 1 della Moldavia e 1 della Russia. In maggioranza, 12, provengono dal comune di Recco, 5 da Uscio, 2 da Camogli, 1 da Lavagna, 3 da Rapallo, 3 da Sori, 1 da Avegno. La maggior parte delle signore si è rivolta a noi in autonomia. 6 donne sono state indirizzate dai carabinieri, 1 dal suo avvocato, 1 dalla propria psicologa, 2 signore sono state inviate dalla coordinatrice della struttura di accoglienza. La quasi totalità si è rivolta al centro a causa della violenza subìta dal marito o compagno o dall’ex (casi di stalking). La maggior parte ha figli, molti dei quali hanno subìto “violenza assistita”. Quasi tutte le donne hanno subìto violenza psicologica spesso associata a quella fisica ed economica, la quale si esplica soprattutto con il non mantenimento dei figli. Alcune donne che si sono rivolte al centro antiviolenza hanno subìto violenza sessuale».

I servizi del Centro antiviolenza

I servizi del Centro antiviolenza sono completamente gratuiti e si configurano in:

ACCOGLIENZA

L'accoglienza è un momento di ascolto che può essere telefonico o di persona per rispondere alle richieste di ogni donna e fornire le prime informazioni. La donna può accedere contattando il numero di riferimento o di persona, viene accolta da un'operatrice che la ascolta, raccoglie la richiesta di aiuto e fornisce le prime informazioni. Viene quindi fissato l'appuntamento per un primo colloquio.

PRIMO COLLOQUIO

Il primo colloquio è il momento in cui la persona può esternare i propri vissuti relativi alla violenza subìta, ha come finalità quella di approfondire e definire i problemi della donna, valutando insieme risorse e vincoli, per sostenerla nel suo percorso. Vengono approfonditi inoltre i problemi pratici e logistici dovuti alla situazione di violenza e la donna prende informazioni sui diversi servizi di cui può usufruire. L'operatrice in accordo con la donna può prendere contatto con gli enti territoriali o quando presenti sulla situazione raccordarsi con essi.

COLLOQUI DI PRESA IN CARICO

Durante i colloqui di presa in carico la donna prende sempre più consapevolezza delle

violenze subìte e riceve supporto attraverso un rafforzamento personale. Qualora la donna avesse deciso o decidesse di allontanarsi da una situazione di “violenza familiare” verrà affiancata dall'operatrice in questo, in raccordo con i servizi presenti sul territorio.

CONSULENZE PSICOLOGICHE

I colloqui di supporto psicologico hanno molteplici obiettivi, a seconda del tipo di violenza subìta e del progetto individuale di ogni donna. Hanno lo scopo di far intraprendere un percorso personale di valorizzazione delle risorse interiori, fornire consapevolezza della propria autonomia di pensiero, promuovere l'individuazione consapevole di eventuali tratti di dipendenza affettiva e relazionale. Incrementare la valorizzazione dei punti di forza personali su cui costruire una nuova stabilità.

CONSULENZE LEGALI

La donna può usufruire della consulenza legale civile e/o penale con le avvocate consulenti del Centro. Lo scopo è quello di fornire informazioni e approfondire gli aspetti giuridici e conoscere i propri diritti. Avere informazioni sull'accesso al gratuito patrocinio e per l'assistenza legale.

SPORTELLO LAVORO

Il servizio di orientamento al lavoro ha lo scopo di favorire l'indipendenza economica delle donne per rafforzare il percorso di fuoriuscita dalla violenza. Il lavoro, infatti, è uno strumento di valorizzazione della persona indispensabile per supportarne l'autentico inserimento sociale e la possibilità di esprimere il proprio contributo di cittadinanza attiva. Sportello per il lavoro offre alle donne un percorso che, partendo dal bilancio delle competenze, si sviluppa attraverso l'orientamento a percorsi formativi e di aggiornamento, orientamento al lavoro, sostegno alla ricerca. Negli anni sono state attivate collaborazioni con cooperative sociali, aziende di servizi e associazioni di categoria per l'attivazione di borse lavoro, work experience e possibili assunzioni.

Inoltre è possibile attivare i necessari collegamenti operativi con il Centro per non subire violenza di Genova in base alle esigenze dei singoli casi per valutare la necessità di percorsi di protezione che richiedano inserimenti in Casa Rifugio o altre strutture residenziali.

Ecco come entrare in contatto con le operatrici del centro

È possibile contattare telefonicamente le operatrici del centro antiviolenza “Martina Rossi” tramite il numero 3346030961. Giorni e orari di apertura: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12; martedì dalle 11 alle 14; giovedì dalle 15 alle 18.

 

(Nella foto un gruppo di persone legate all'associazione di promozione sociale "Centro per non subire violenza", gruppo che a Recco gestisce il centro antiviolenza "Martina Rossi")

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