il caso

"Centro Disturbi Comportamento Alimentare di Sestri a rischio chiusura"

A lanciare l’allarme è la Fondazione Fiocchetto Lilla

"Centro Disturbi Comportamento Alimentare di Sestri a rischio chiusura"
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Il Centro Diurno per la Cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare dell’Ospedale di Sestri Levante a rischio chiusura. A lanciare l’allarme è la Fondazione Fiocchetto Lilla, che scrive:

“Il Centro Diurno per la Cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare di Sestri Levante, che da tempo rappresenta una fondamentale risorsa per i pazienti affetti da queste gravi patologie, sta purtroppo affrontando un lento e preoccupante declino – scrive la Fondazione - Nel corso degli anni, il Centro ha accolto e curato centinaia di pazienti provenienti da un'ampia e diversificata zona della Liguria, coprendo un territorio che abbraccia il Golfo del Tigullio, le valli montane adiacenti fino allo spezzino e persino utenti del genovese che non trovavano risposte sul loro territorio".

I problemi e le emergenze

Continua la Fondazione Lilla:

"Il Centro offre un supporto cruciale per le persone e le famiglie affette da tali malattie, diventate ormai una vera e propria epidemia nella nostra società. Nel marzo 2020, in risposta all'aumento dei casi di DCA, la direzione della Asl4 aveva programmato di ampliare e trasferire il centro al III piano nell’ala est della struttura, per offrire un servizio di day hospital quotidiano, supportato da un team multidisciplinare specializzato (come da linee guida).

Tuttavia, a causa dell'emergenza Covid, questo piano è stato convertito in un Centro specificamente destinato a tale scopo e rimasto vuoto senza utilizzo dalla fine della pandemia ad oggi. Nonostante le difficoltà derivanti dalla pandemia, il team medico, guidato dal dott. Gallo, ha continuato a lavorare instancabilmente per garantire il servizio ai pazienti e alle loro famiglie.

Nel frattempo, la pandemia ha portato ad un aumento esponenziale dei casi, con un incremento del 40% nei primi accessi e una significativa presenza di casi già gravi. Non essendo stato ultimato il trasferimento del centro diurno, il servizio si è svolto negli spazi della dietologia al V piano, ambiente non ancora ottimale per operare.

I pazienti sono in costante aumento (circa 140 cartelle aperte), mentre le risorse umane dedicate alla cura stanno diminuendo, mettendo a rischio la salute a lungo termine dei giovani affetti da DCA. Ad oggi, la situazione è ulteriormente complicata dalla mancanza di personale medico specializzato. La figura del medico psichiatra è sporadica; le due psicologhe, a tempo determinato, sono in una situazione critica (una è entrata in maternità e non è stata sostituita, l'altra ha il contratto in scadenza a giugno); uno dei due medici sarà a breve trasferito; infine le professioniste coinvolte nelle attività di sostegno non sono state inquadrare dall'Asl 4.

La Fondazione Fiocchetto Lilla è dovuta intervenire per inquadrare e sovvenzionare il lavoro delle professioniste che si occupano delle attività di sostegno, fondamentali per i pazienti che usufruiscono dei (purtroppo solo tre volte a settimana) pasti assistiti.

La situazione attuale evidenzia un disimpegno significativo della Asl 4 nell'affrontare i DCA, che coinvolgono oltre 3 milioni di malati in Italia e causano quasi 4.000 morti all'anno, soprattutto tra i giovani sotto i 25 anni, ovvero il futuro. Chiediamo con urgenza che la Regione Liguria e l'ASL4 prendano coscienza di questa grave situazione e non considerino tale tematica come una spesa, ma piuttosto come un investimento fondamentale per le generazioni future e le loro famiglie.

Il 15 marzo sarà la Giornata Nazionale dedicata a chi soffre di disturbi del comportamento alimentare. Ora più che mai sorge la necessità che i casi di DCA siano riconosciuti, così come chi ne è affetto, ha diritto di essere visto e curato. Questa epidemia richiede un impegno concreto e immediato per garantire un supporto adeguato. È imperativo rispondere con soluzioni accessibili a tutti, anziché limitate a pochi”.

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