Chiara Olivieri e la maternità sui social
Suo figlio Fabrizio ha 6 anni, vissuti tra grandi sorrisi e disabilità motoria. Chiara, nonostante le difficoltà, racconta con tanto amore la loro vita quotidiana sui suoi profili Facebook e Instagram

Chiara Olivieri, 29 anni da Sestri Levante, è una degli oltre 7 milioni di italiani che si occupano di un familiare non autosufficiente.
Chiara Olivieri e la maternità sui social
Suo figlio Fabrizio ha 6 anni, vissuti tra grandi sorrisi e disabilità motoria. Chiara, nonostante le difficoltà, racconta con tanto amore la loro vita quotidiana sui suoi profili Facebook e Instagram. Lei vive una battaglia giornaliera tra assistenza e cura. Usa i social, chiama le cose col loro nome perché il pietismo le sta stretto.
«Mio figlio é nato gravemente prematuro a 26 settimane di gestazione con un peso di 950 grammi, dopo una gravidanza molto complicata – racconta Chiara - appena nato è stato trasferito in Tin (Terapia intensiva neonatale, ndr) e subito intubato. Sono stati 4 mesi di ospedale durissimi e quando i dottori ci hanno comunicato la patologia di Fabrizio, il mondo ci è crollato addosso. Lui ha una disabilità motoria importante ma l'amore per nostro figlio ci ha portato a capire come affrontare questo "mondo parallelo". Fabrizio – prosegue la 29enne sestrina - ci ha trasmesso forza, grinta e coraggio. Dobbiamo ringraziarlo per l'amore che ci da ogni giorno».
Chiara non è sola, con lei c’è anche il marito, Michele Maggio. «Ringrazio i miei genitori, Mario e Romana – aggiunge Chiara - e la mia amica Monica Riva, "lalla" per Fabrizio, per l'aiuto che ci danno ed è anche grazie a loro che non abbiamo mai perso il sorriso». Anche Fabrizio è un bimbo sempre sorridente. Lo si vede nelle storie pubblicate da Chiara. «Ho aperto il profilo Instagram (super_mamma_chiara, ndr) perché sono una mamma caregiver, una familiare assistente, che ha scelto di dedicarsi completamente a suo figlio e voglio condividere la nostra vita fatta di difficoltà ma anche di cose belle – conclude Chiara - questo perché le persone hanno ancora tanti pensieri sbagliati riguardanti la disabilità, proprio perché non si conosce bene questo mondo. Abbiamo fatto conoscenza con altre mamme con cui condividiamo molte cose e, soprattutto, ci scambiamo consigli riguardanti le varie terapie e i vari percorsi per i nostri bambini».
Fabrizio non lo sa ancora ma è davvero un bambino fortunato.