Chiavari, il TAR boccia l’autolavaggio in via Bado Giannotto
Nicola Orecchia: “Una vittoria per il quartiere, una sconfitta per l’Amministrazione”

Una vittoria importante per il quartiere e per chi si è battuto in difesa del territorio: il TAR della Liguria ha bocciato il progetto dell’autolavaggio in via Bado Giannotto a Chiavari, accogliendo il ricorso presentato dai cittadini. La sentenza dà ragione al comitato “No autolavaggio in mezzo alle case”, sottolineando l’illegittimità del permesso di costruire rilasciato dal Comune e confermando i timori legati alla pericolosità idraulica dell’area.
La dichiarazione dell’avvocato Nicola Orecchia, consigliere comunale di minoranza
“Il TAR della Liguria ha accolto il ricorso presentato dai cittadini contro la realizzazione dell’autolavaggio in via Bado Giannotto. Una sentenza che segna una netta vittoria per il comitato “No autolavaggio in mezzo alle case” e per tutto il quartiere, e che rappresenta, al tempo stesso, l’ennesimo scivolone dell’attuale Amministrazione comunale.
Secondo il tribunale amministrativo, infatti, il permesso di costruire concesso dal Comune di Chiavari nel maggio dello scorso anno è da ritenersi illegittimo: violava sia il piano di bacino sia il PUC, che vietano esplicitamente nuovi insediamenti – anche temporanei – in aree a pericolosità idraulica molto elevata, come quella in questione, perché soggette al rischio di esondazione.
Tutte queste criticità erano già state segnalate con chiarezza dal Comitato, che aveva chiesto al Sindaco di intervenire sospendendo i lavori. Ma la maggioranza ha scelto di ignorare gli appelli e ha proseguito comunque, incaponendosi su una scelta sbagliata.
Anche quando ho sollevato la questione in Consiglio Comunale, presentando un’interpellanza, il Sindaco ha ribadito che l’iter era pienamente legittimo e formalmente in regola. Addirittura, Messuti aveva dichiarato che la realizzazione dell’autolavaggio fosse un atto dovuto, frutto della precedente Amministrazione Levaggi – di cui io facevo parte – e collegato all’approvazione del PUC del 2015, che secondo lui avrebbe imposto il rilascio dell’autorizzazione.
Ma è stato proprio quel PUC che, al contrario, ha permesso al TAR di annullare il permesso di costruire. Il Sindaco, quindi, ha mentito spudoratamente ai cittadini, e di questo dovrebbe vergognarsi.
Colpisce, infine, il fatto che il Comune di Chiavari abbia scelto di non costituirsi in giudizio, mentre la Città Metropolitana di Genova, rappresentata dal Sindaco metropolitano Antonio Segalerba, lo ha fatto per opporsi alle ragioni dei cittadini. Una scelta che fa pensare: evidentemente c’era chi aveva tutto l’interesse a portare avanti la realizzazione dell’autolavaggio, nonostante fosse del tutto possibile impedirla – come già successo in passato – per tutelare la sicurezza delle persone e l’ambiente”, ha dichiarato Nicola Orecchia.