Chiavari intitola il campo sportivo di via Gastaldi a Enrico “Richin” Sannazzari

Venerdì 2 maggio, alle ore 12, si svolgerà la cerimonia di intitolazione del campo comunale di via Gastaldi a Enrico Sannazzari, conosciuto da tutti come “Richin”, primo capitano dell’Entella.

Alla cerimonia saranno presenti anche i familiari di Sannazzari che lo scorso settembre, durante la Festa dello Sport, hanno donato al Comune di Chiavari la celebre “Tessera n.1” dell’Entella, datata 13 novembre 1919.

Chi era Enrico Sannazzari

Enrico Sannazzari, soprannominato “Asso di Picche” nacque a Chiavari il 1° novembre 1895 e fu non solo uno dei primi calciatori, ma anche il primo a fare goal. Oltre ad essere uno dei fondatori nel 1914 della squadra “Entella Foot-Ball Club”, partecipò attivamente alla scelta dei colori biancocelesti in omaggio alla divisa della nazionale argentina dell’epoca. Ha legato tutta la propria vita alla storia dell’Entella anche quando partì per il Perù, dove trascorse l’ultima parte della sua vita, e morì a Lima il 19 marzo 1975.

Momento significativo che si inserisce in un clima di grande festa

Un momento particolarmente significativo che si inserisce in un clima di grande festa per la recente promozione della Virtus Entella in Serie B. Infatti oggi, domenica 27 aprile, in piazza Mazzini, si terrà un grande evento, che avrà il suo momento clou alle 19:30, per celebrare l’importante risultato raggiunto dalla squadra, con il patrocinio del Comune di Chiavari. Sarà presente tutta la rosa protagonista di questa straordinaria impresa. Un’occasione speciale per condividere con l’intera città l’orgoglio, la gioia e l’emozione del traguardo raggiunto.

Il commento del sindaco Messuti

«Intitolare questo importante spazio sportivo ad Enrico Sannazzari significa tramandare alle nuove generazioni la storia del nostro calcio, ricordando un pioniere che ha contribuito a scrivere pagine indimenticabili - dichiara il sindaco di Chiavari, Federico Messuti -. “Richin” rimarrà per sempre un simbolo della nostra identità sportiva e un esempio di attaccamento alla maglia e alla città di Chiavari. Questo gesto non è solo un doveroso riconoscimento, ma anche una celebrazione dei valori di passione, impegno e spirito di squadra che “Richin” ha incarnato e trasmesso alla nostra comunità».