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Cinghiali a San Lorenzo, l'appello di un cittadino

"Cinghiali: nell'inerzia delle istituzioni, padroni del territorio"

Cinghiali a San Lorenzo, l'appello di un cittadino
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Nuovamente il problema dei cinghiali in città. Questa volta è un cittadino residente a Santa Margherita Ligure nella frazione di San Lorenzo a sollevarlo. "Per l'inerzia delle istituzioni, i cinghiali sono i padroni del territorio".

L'appello

"Cinghiali: nell'inerzia delle istituzioni, padroni del territorio

Siamo a Santa Margherita Ligure, frazione di San Lorenzo, fra l'Aurelia e via Romana alta, i cinghiali arrivano ogni notte, ormai vivono vicino a noi.
Trascorrono le ore di luce in alcuni terreni incolti nelle vicinanze. All'imbrunire si muovono in branchi percorrendo la SP39 e la SS1; si inoltrano poi nelle vie pedonabili ed in via Romana dissestandole.

Invadono le fasce, sfondano le normali recinzioni, devastano prati, aiuole fiorite, scavano alla base degli alberi. Scalzano le pietre che coronano i muri di fascia abbattendoli. Tutti i giorni si deve ripristinarli e poi, il giorno dopo, ricominciare. Senza questi interventi quotidiani i muri di fascia a secco non esisterebbero più.
Il fenomeno ogni anno è cresciuto di intensità. Si è fatta segnalazione alle autorità competenti, ma fino ad oggi nessun provvedimento e nessuna risposta.
Si chiede di intervenire per contenere il numero degli ungulati ed evitare che vi siano zone fra le case in cui di giorno possano trovare rifugio.

Sempre più persone hanno provveduto a recintare i propri terreni ed a sbarrare, in accordo con i vicini, tratti secondari di pedonali con cancelletti “anticinghiale”. Si vuole evitare che anziani e famiglie, con bimbi piccoli, si trovino ad incontrare gruppi di cinghiali in vie strette, fra muri e recinzioni, che non consentirebbero spazi di fuga.

Queste azioni, senza una visione d'assieme, danno risultati parziali; occorrerebbe che le istituzioni competenti almeno fornissero indicazioni per intercettare in modo più efficiente i percorsi degli ungulati evitando così rischi gravi per residenti e visitatori.
Recintando in modo casuale si può risolvere il proprio problema ma si rischia di spingere i branchi in città, sulla SP39 oppure sull'Aurelia.

La sicurezza delle persone e la salvaguardia del territorio dovrebbero essere fra le priorità delle istituzioni competenti. In assenza, fino ad oggi, di risposte, non si chiede di intervenire con stanziamenti ma almeno di fornire utili indicazioni per fare in modo che gli interventi autofinanziati abbiano il miglior risultato possibile. Se poi si riuscisse a contenere il numero degli ungulati non sarebbe male."

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