Conti e Pistacchi: «L’immobiliare Solinas crea seconde case»
L'affondo dei due consiglieri comunali di opposizione
«L’immobiliare Solinas crea seconde case»: a Sestri Levante, in vista del consiglio comunale in programma domani, martedì 30 luglio, ecco l’affondo dei consiglieri comunali di opposizione Marco Conti (Fratelli d’Italia) e Diego Pistacchi (Sestriamo/Forza Italia) nei confronti dell’amministrazione comunale.
Le dichiarazioni dei consiglieri Conti e Pistacchi
«E arrivò anche il blitz estivo della giunta Solinas - esordiscono i consiglieri Conti e Pistacchi -. Così, come un fulmine a ciel sereno, ecco una convocazione di consiglio comunale a fine luglio, con all'ordine del giorno varianti al puc per poter far diventare seconde case due immobili destinati a residenti e la cancellazione di un vincolo alberghiero per consentire una speculazione edilizia nel cuore del centro storico, nella baia di Levante».
«Pratiche spuntate improvvisamente, subito portate in discussione - concludono i due consiglieri di opposizione -, che hanno tutte la stessa finalità. La maggioranza Solinas, quella delle campagne in nome dei residenti, della guerra alle seconde case, dell'aiuto alle famiglie per abbattere i prezzi degli appartamenti, in piena estate e in tutta fretta, approva varianti su varianti per favorire compravendite immobiliari di case vacanze - incalzano i consiglieri del centrodestra -. Quella maggioranza a parole contro la perdita del patrimonio di Sestri, quella della difesa della baia dagli interessi commerciali e del turismo di qualità, in realtà punta a ridurre l'offerta alberghiera a tutto vantaggio di interessi perfettamente legittimi almeno quanto contrari a ogni oculata scelta amministrativa che vada a sostegno dell'economia della città e dello sviluppo turistico. Probabilmente le armi di distrazione di massa delle fotografie in baia ai tavolini servivano a sviare l'attenzione dalle reali operazioni dell'amministrazione comunale. Oggi più che mai Sestri potrà valutare le promesse di “cambiamento” di Solinas e compagni. In peggio».