"Così parlò Zarathustra", martedì secondo appuntamento delle letture di Café Philo
Su Zoom, alle 19.30. Qui il link per seguire l'evento
Ritratti d’autore, a piccoli passi. Seconda serata di letture da "Così parlò Zarathustra", a cura di Café Philo, associazione di Recco.
"Così parlò Zarathustra"
Nella seconda serata di lettura condivisa di "Così parlò Zarathustra"Café Philo proverà a navigare insieme "in mare aperto, in ascolto e creativi come fanciulli".
"Le parole più silenziose sono quelle che portano la tempesta. Pensieri che incedono con passo di colomba, guidano il mondo.Bisogna imparare ad amare se stessi – questa è la mia dottrina – di un amore sano e salutare: tanto da sopportare di rimanere presso se stessi e non andare vagando in giro. E, in verità, quello di imparare ad amare se stessi non è un comandamento per oggi e per domani. Piuttosto è questa, di tutte le arti, la più sottile, la più ingegnosa, lontana e paziente." ( Friedrich Nietzsche)
Friedrich Nietzsche
L’idea di Così parlò Zarathustra balenò a Nietzsche come una folgorazione nell’agosto del 1881, in Engadina, “6000 piedi al di là dell’uomo e del tempo”. Essa coincise con il rivelarsi dell’”eterno ritorno”, la misteriosa intuizione che segna il passaggio alla ultima fase del pensiero di Nietzsche e lo tramuta tutto dall’interno. Così anche lo Zarathustra rielabora e ripresenta tutto ciò che Nietzsche era stato fino allora in una forma assolutamente nuova, e soprattutto in una forma incompatibile con i canoni della filosofia occidentale. “Un libro per tutti e per nessuno» dice il sottotitolo: proprio perché obbliga il pensiero a parlare immediatamente, fuori da ogni tecnicismo, in una forma poetica e profetica, Zarathustra è sempre stato il libro più letto e venerato di Nietzsche, ma al tempo stesso è il suo libro di enigmi, protetto da saldi sigilli, un libro che sorprende e appare diverso ogni volta che lo si apre. Nietzsche fu del tutto conscio di questo doppio carattere dello Zarathustra, e in certo modo di tutta la sua opera. In una lettera del 1884 scriveva: «Chissà quante generazioni dovranno trascorrere per produrre alcune persone che riescano a sentire dentro di sé ciò che ho fatto! E anche allora mi terrorizza il pensiero di tutti coloro che, ingiustificatamente e del tutto impropriamente, si richiameranno alla mia autorità. Ma questo è il tormento di ogni grande maestro dell’umanità: egli sa che, in date circostanze del tutto accidentali, può diventare con la stessa facilità una sventura o una benedizione per l’umanità”.
Café Philo
Café Philo vi aspetta su Zoom, martedì 25 maggio alle 19.30. Moderano l’incontro il Maestro Piero e Cristina. Link all'evento : https://us02web.zoom.us/j/82837096206?pwd=Z2R0NHJvWmozaWFDTHVhV1orZHd2QT09