Chiavari

Diga Perfigli, Segalerba: «Fermata la costruzione di un muro che avrebbe cancellato un passaggio fondamentale per Ri»

Le dichiarazioni del presidente del consiglio comunale

Diga Perfigli, Segalerba: «Fermata la costruzione di un muro che avrebbe cancellato un passaggio fondamentale per Ri»

A Chiavari sono sempre alla ribalta le ultime vicissitudini che vedono al centro dell’attenzione il tema della diga Perfigli: sull’argomento in questione interviene il presidente del consiglio comunale Antonio Segalerba.

Le dichiarazioni del presidente del consiglio comunale Antonio Segalerba

«Torno ancora una volta, e non certo per piacere, sull’annoso (e francamente logoro) tema della diga Perfigli – dichiara Segalerba -. Di cosa si lamenta oggi l’opposizione? Avremmo forse dovuto restare fermi mentre si costruiva un muro che avrebbe cancellato un passaggio fondamentale per il quartiere di Ri? Un accesso utilizzato ogni giorno da persone con disabilità, famiglie con passeggini e ciclisti? Noi no. Non siamo rimasti a guardare. Abbiamo agito, mettendoci la faccia, come a molti piace dire. Alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva, ci siamo trovati di fronte a una violazione grave: le promesse fatte erano state disattese e la ditta esecutrice stava per realizzare un muro, eliminando il passaggio pubblico a raso e sostituendolo con una scalinata all’altezza del semaforo pedonale sul viale Kasman. Una scelta inaccettabile, che avrebbe escluso molte persone in evidente violazione delle leggi sull’accessibilità. Abbiamo reagito sul posto, subito. Abbiamo chiesto e ottenuto la sospensione dei lavori in quel tratto e fatto rimuovere le reti di cantiere, ripristinando immediatamente il passaggio pubblico. Ora si attende una variante progettuale obbligatoria che preveda rampe pienamente accessibili, come stabilito dal PEBA, il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche, approvato dalla nostra amministrazione con delibera del consiglio comunale nel dicembre 2022. Fatti concreti, verificabili, messi in campo per difendere i diritti di tutti. Mentre l’opposizione continua a confondere le acque, in un coro urlante che mescola destra, sinistra e grillini, noi lavoriamo con determinazione e trasparenza. Il quartiere di Ri avrà il suo accesso. Sicuro, inclusivo, e a norma di legge. Perché i diritti si tutelano con le decisioni e con il coraggio, non con le polemiche. Quanto alla diga Perfigli, la sua paternità è palese fin dal nome. Venuta avanti sotto l’egida di un noto esponente del PD, che oggi forse invocherebbe volentieri il diritto all’oblio! Io, da assessore all’Urbanistica nella giunta Agostino (2007–2012), mi sono sempre opposto a quest’opera. Nel 2013, però, la giunta Levaggi l’ha approvata con la delibera n. 171 del 27 giugno. Oggi, chi l’ha votata finge di non ricordarlo. Ma gli atti sono lì, indelebili».

«È un progetto che nessuno osa più rivendicare, eppure continua ad avanzare come un treno senza freni – conclude il presidente del consiglio comunale di Chiavari -. Nemmeno la contrapposizione tra il Comune di Chiavari e la Città Metropolitana, portata davanti al Tribunale delle Acque nel 2023, è riuscita a fermarlo sul lato chiavarese. In quel contesto, sono stato l’unico consigliere metropolitano a oppormi alla maggioranza, guidata dal sindaco Bucci. La diga Perfigli è il risultato di scelte politiche sbagliate e di una burocrazia che, una volta messa in moto, è difficile da fermare. Abbiamo inoltre chiesto, da tempo, la sospensione dei lavori anche nella parte a valle di corso Dante, accanto a corso Marconi. Quel tratto del progetto, così com’è, è pericoloso: in caso di piena, l’acqua del fiume potrebbe invadere Chiavari a monte del ponte della Maddalena e, senza un adeguato sfogo, non riuscirebbe più a rientrare nell’alveo. Una criticità grave, che non può essere ignorata. Ma noi non molliamo. Continuiamo a vigilare, ad agire e a intervenire. Ogni volta che è possibile. Perché Chiavari viene prima di tutto».