Regione liguria

Digitalizzazione, è corsa ai contributi regionali

In un solo giorno di bando 1.944 domande

Digitalizzazione, è corsa ai contributi regionali
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Il tessuto imprenditoriale ligure risponde presente al bando della digitalizzazione delle micro, piccole e medie imprese, predisposto da Regione Liguria per favorire il posizionamento delle attività economiche su nuovi mercati.
A conclusione della prima giornata di attivazione della misura, che rimarrà aperta sino al 10 maggio prossimo, sono state presentate agli uffici di Filse 1. 944 domande, per una richiesta di contributo di 26,7 milioni di euro.

“Una vera e propria corsa ai contributi che dimostra quanto la strategia regionale, votata all'utilizzo della digitalizzazione quale mezzo per un graduale allargamento dei confini geografici dei mercati delle imprese, sia stata apprezzata. Questo nuovo step fa parte di quel percorso di accompagnamento delle attività verso nuovi mercati che da tempo stiamo sostenendo”, afferma l'assessore allo Sviluppo economico di Regione Liguria.

Il bando

Si ricorda che il bando, rientrante nell'azione 1.2.3 del PR FESR 2021-2027, dispone di un plafond economico di 7 milioni di euro e consente alle imprese di richiedere agevolazioni per migliorare l'efficienza dell'impresa e l'organizzazione del lavoro, sviluppare soluzione di e-commerce, sviluppare servizi di cloud computing, realizzare soluzioni tecnologiche per i pagamenti elettronici, adottare soluzioni tecnologiche per facilitare lo sviluppo sostenibile dell'impresa, adottare soluzioni tecnologiche innovative.

"Valuteremo - aggiunge l'assessore - in considerazione dell’alta richiesta pervenuta, la possibilità di implementare la dotazione economica dello strumento attivato per soddisfare tutte le domande ritenute ammissibili da Filse nel giorno d’apertura del bando”.

L'agevolazione prevista dalla misura, attiva sul portale "Bandi On Line" di Filse, consente alle micro, piccole e medie imprese liguri di richiedere fino a 20 mila euro a fondo perduto, a copertura economica del 50% degli investimenti effettuati. Sono ammesse iniziative avviate dal 1° luglio 2023, purché non concluse.

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