La commemorazione

Eccidio di Calvari, Muzio: “Dai caduti delle Paie una grande testimonianza di libertà e amore per la propria gente

Il consigliere segretario dell’Assemblea legislativa della Liguria ha partecipato in rappresentanza della Regione alla commemorazione che ha avuto luogo stamane a San Colombano Certenoli

Eccidio di Calvari, Muzio: “Dai caduti delle Paie una grande testimonianza di libertà e amore per la propria gente
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Questa mattina Claudio Muzio, consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa della Liguria, ha partecipato in rappresentanza della Regione alla commemorazione dei 10 partigiani uccisi 79 anni fa nell’eccidio delle Paie, a Calvari: otto appartenenti della brigata “Berto” (Rinaldo Simonetti “Cucciolo”, Dino Bertetta “Ancora”, Dino Berisso “Sergio”, Domenico Lacopo “Scala”, Romeo Nassano “Guido”, Sergio Piombelli “Fiore”, Quinto Persico “Tigre”, Carlo Semide “Pippo”), un combattente della brigata “Coduri” (Cesare Talassano “Cè”) e un prigioniero politico (Paolo Motta “Nemo”).

La cerimonia

La cerimonia ha avuto luogo, alla presenza di autorità civili, militari ed associazioni combattentistiche, presso la chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta a Certenoli e, dopo la celebrazione della Santa Messa, presso la cappelletta delle Paie, dove sono state deposte le corone ai caduti.

“Ogni anno, grazie a questa commemorazione - dichiara Muzio - si rinnova in noi il ricordo dei partigiani uccisi la sera del 2 marzo 1945 dopo un processo sommario, concluso con una sentenza di morte emessa a Chiavari da un sedicente tribunale di guerra della divisione ‘Monterosa’ della Repubblica Sociale Italiana. Ogni anno facciamo memoria di quel grido ‘Viva Bisagno’ e ‘Viva l’Italia’ che le vittime pronunciarono in punto di morte, dopo aver rifiutato di aderire alla RSI".

"Fu un anelito alla libertà, alla giustizia, alla democrazia - prosegue il consigliere regionale - quello che i partigiani uccisi alle Paie manifestarono fino alla fine e in nome del quale sacrificarono la loro vita. E’ un messaggio senza tempo, tanto più attuale in questo periodo nel quale il mondo è segnato da nuovi conflitti, nuove guerre, nuove azioni terroristiche”.

“Dobbiamo perciò essere grati a questi giovani che, animati da un bene profondo per la propria gente vessata da anni di conflitto, lutti, tribolazioni e privazioni di ogni genere, misero in gioco se stessi e testimoniarono al prezzo della vita quello in cui credevano e ciò che più amavano”, sottolinea ancora Muzio.

“Desidero ringraziare il sindaco di San Colombano Certenoli, Carla Casella, il vicesindaco Fabio Zavatteri e l'Amministrazione comunale per l’invito a partecipare a questa commemorazione, da me sentita in modo particolare per tutto ciò che essa significa e per il valore del messaggio che ancora oggi giunge a noi dalle Paie. Un grazie particolare anche ad Aldo Gastaldi, nipote di Bisagno, che ogni anno organizza questa cerimonia, e a Leili Maria Kalamian, che con la sua sua orazione ufficiale, così intensa e carica di significato, ha fatto emergere tutta la grandezza umana, morale e spirituale e tutta la forza della fede di Bisagno, primo partigiano d'Italia", conclude il segretario dell'Assemblea legislativa della Liguria.

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