Esondazione simulata del Rupinaro, successo dell'esercitazione
Hanno partecipato circa sessanta persone tra tecnici comunali, Polizia Locale, Protezione Civile, militari della “Stelmilit”, Vigili del Fuoco e Guardia Costiera

Terminata con successo anche la terza esercitazione di Protezione Civile, organizzata dal comune di Chiavari, che ha simulato l’esondazione del torrente Rupinaro, con l’attivazione della fase di allarme e delle sirene installate nella scuola di Sampierdicanne, in via Franceschi, sui ponti di corso Italia, di corso Genova e di via Castagnola.
Prova generale di un'allarme reale
Una prova generale per valutare complessivamente il sistema e le procedure previste dal piano di emergenza comunale, a cui hanno partecipato anche i funzionari di Protezione Civile di Regione Liguria, in qualità di osservatori, e i ricercatori del laboratorio LARGE CNR-IGAG di Milano che hanno progettato il nuovo supporto operativo “SIRENE”. È stata anche l’occasione per simulare l’evacuazione assistita delle persone fragili che occupano unità abitative ricadenti nell’area ad alto rischio inondazione del Rupinaro, censite dal progetto pilota realizzato dal comune di Chiavari con l’Asl4.
Due le ripetizioni dell’alert avvenute tra le 12 e le 12.20. Sessanta le persone che hanno preso parte al test tra tecnici comunali, Polizia Locale, volontari di Protezione Civile, militari della Scuola Telecomunicazioni delle Forze Armate “Stelmilit”, Vigili del Fuoco e Guardia Costiera. Dieci le squadre presenti lungo l’asse del Rupinaro per svolgere operazioni di monitoraggio e informazione alla popolazione.
“Riscontro positivo per l’esercitazione di oggi, sia in termini di organizzazione delle risorse impiegate sul territorio che di diffusione dell’avviso sonoro in tutta l’area del torrente Rupinaro - afferma il sindaco Federico Messuti - Continuiamo a lavorare con attenzione per potenziare la macchina comunale in caso di emergenza, oltre che il sistema di allerta in tutti i suoi canali”.
Le misure di autoprotezione
Il suono delle sirene presenti sul Rupinaro comunica alla popolazione l’imminente situazione di rischio elevato e la prossima esondazione del torrente. È, quindi, necessario mettere in pratica tutte le misure di autoprotezione come previsto dal piano:
- abbandonare subito i locali inondabili situati ai piani strada e sottostanti i piani strada,
- salire immediatamente ai piani alti ed aiutare gli anziani, i bambini e le persone con disabilità a raggiungere un luogo sicuro;
- non uscire, non cercare di raggiungere una destinazione ma trovare riparo ai piani alti dello stabile più vicino e sicuro;
- non transitare su ponti, passerelle, sottopassi ed in prossimità di argini;
- non scendere in cantine, seminterrati o garage per mettere al sicuro beni o auto;
- non abbandonare il luogo sicuro sino alla comunicazione di cessato allarme.


