Feste di luglio a Rapallo, torna la tradizione dei lumini in mare
In tutto saranno 2.500 i lumini che brilleranno nel golfo nell’arco delle tre sere, da venerdì a domenica
Le feste di luglio di Rapallo tornano al loro antico splendore dopo due anni difficili a causa della pandemia. Eppure anche nel 2020 e l’anno scorso (in questo caso in forma ridotta, ma a causa delle condizioni meteo marine) qualcosa era rimasto: i lumini in mare, simbolo certamente della festa, ma anche della devozione alla Madonna di Montallegro.
Tradizioni che ritornano
La tradizione ritorna puntuale anche quest’anno. Ad occuparsi di accendere e mettere in mare i lumini (ma anche a preoccuparsi che gli stessi non finiscano dentro il porto in mezzo alle barche, ma si dirigano verso il mare aperto) saranno anche stavolta, come da consolidata tradizione, i soci del Circolo Pescatori Dilettanti Rapallesi. In tutto saranno 2.500 i lumini che brilleranno nel golfo di Rapallo nell’arco delle tre sere, da venerdì a domenica.
«Un impegno che per noi è un onore – sottolinea il presidente Riccardo Repetto -. La nostra filosofia non è solo legata alle attività sportive del mare, ma anche alle tradizioni della nostra città».
L’edizione di quest’anno sarà particolare, non solo per il ritorno ai festeggiamenti in grande stile, ma anche per una assenza. Ad accendere i lumini non ci sarà, infatti, Evelina Pizzi, che a Rapallo conoscevano tutti come Baby, scomparsa a 93 anni all’inizio di maggio:«Anni fa ero venuto a sapere che lei aveva l’abitudine di mettere i lumini in mare da sempre fin da giovane – racconta proprio Riccardo Repetto -. Così mi ero presentato nel suo negozio in via San Benedetto, invitandola a partecipare assieme ai nostri soci. Aveva subito accettato con grande entusiasmo e non ha mai mancato un anno ritrovandosi in barca anche con bambini e ragazzini giovani, nuovi portatori di questa tradizione. Ci mancherà. Le dedicheremo più di un pensiero mentre poseremo i lumini in mare».