Folla al dibattito sulle emissioni elettromagnetiche
Numerose le istituzioni presenti; assenti Asl4 e Arpa. Polemico il Comitato Stop 5G
Grande partecipazione all’Auditorium Campodonico di Lavagna per il dibattito “Emissioni elettromagnetiche e tutela della salute pubblica” organizzato dal comitato Levante Stop 5G e patrocinato dal Comune di Lavagna.
Ampia partecipazione di cittadini, anche provenienti da fuori provincia, e di numerosi rappresentanti dei Comuni e della Regione e perfino il Consigliere regionale della Valle d’Aosta Diego Lucianaz, che ha rimarcato l’interesse verso questo argomento così complesso e delicato.
Il Dottor Stefano Gandus, Medico Chirurgo specializzato in Pediatria ed Oncologia, esperto in Allergologia e Neonatologia ha spiegato quanto la posta in gioco sia molto alta, poiché gli esseri umani sono sistemi bioelettrici: il nostro cuore ed il nostro cervello sono regolati da sistemi bioelettrici interni e l’esposizione ai campi elettromagnetici artificiali interagisce con i processi biologici fondamentali del corpo umano non limitandosi ad un effetto termico della cute: quel che maggiormente deve preoccupare sono gli effetti biologici alla base della genesi di numerose patologie oncologiche.
E' necessario ricordare come il dottor Gandus sia stato richiamato nel 2021 dall'Ordine dei Medici per la sua contrarietà alla somministrazione del vaccino contro il Covid. «Sono contrario a un vaccino che non ha alle spalle studi clinici adeguati - aveva affermato Gandus - molti altri colleghi sono della mia idea ma non si vogliono esporre, io invece questa volta ci metto anche la faccia. I danni post vaccino sono sottostimati, quelli a lungo termine non li conosciamo».
Tra gli interventi, quello del dottor Giuseppe Teodoro, consulente degli enti locali in tema di pianificazione degli impianti di tlc e in servizio presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Affari regionali e autonomie che ha evidenziato gli strumenti di cui le amministrazioni possono avvalersi in riferimento alla Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici n.36/2001 e cioè il Piano antenne (POST) e il relativo regolamento per minimizzare il rischio derivante dagli impianti di tlc. Il Dott. Teodoro ha richiamato l’improrogabilità di una assunzione di responsabilità da parte delle Regioni, in questo caso specifico della Regione Liguria, ampiamente edotta sull’argomento in seguito all’audizione alla Conferenza Capigruppo dello scorso 11 giugno alla quale anche il Dottor Teodoro, il Dottor Gandus e la rappresentante del Comitato Anna Pettinaroli hanno partecipato, depositando memorie ora agli atti della Regione.
L’avvocato Carmine Genovese, legale esperto nell’assistenza di persone fisiche, giuridiche ed enti locali nel contenzioso devoluto alla giurisdizione amministrativa, prevalentemente nell’ambito delle comunicazioni elettroniche e procedimenti autorizzativi degli impianti di telefonia mobile, che ha messo in evidenza come le amministrazioni, di fronte ad azioni di impugnazione da parte dei gestori telefonici, di atti emessi dalle stesse possano invocare presso il TAR l’eccezione di incostituzionalità in quanto le diverse norme che regolano la telefonia sono state emanate in assenza di autorizzazione sanitaria come attestato da accesso agli atti dell’Associazione A.M.I.C.A. verso Ministero della Salute, INAIL, ISS e Ministero dello Sviluppo economico. L’Avv. Genovese ha altresì richiamato il ruolo dei cittadini nel tutelare i propri diritti rispetto alle procedure autorizzative attraverso l’accesso agli atti ed eventuali azioni legali volte a richiedere la revoca dei provvedimenti autorizzativi anche per gli impianti già in essere ma per i quali la documentazione depositata dai gestori sia incompleta.
Sono intervenuti come rappresentanti delle amministrazioni locali l’Assessore all’urbanistica del Comune di Lavagna Rita Benedetta Muradore, che presentando l’evento ha messo in evidenza la sensibilità e la vicinanza dell’amministrazione alla cittadinanza e la necessità di approfondire questo tema; il Sindaco di Lavagna Gian Alberto Mangiante che ha messo in evidenza l’aspetto tecnico per la soluzione del problema “Antenna selvaggia” che i Comuni possono adottare attraverso il POST (Piano operativo per le telecomunicazioni = Piano antenne) e l’aspetto politico attraverso l’adozione di atti quali l’ordinanza contingibile e urgente per bloccare l’innalzamento dei limiti delle emissioni elettromagnetiche da 6 V/m a 15 V/m, che, impugnata dalla compagnia telefonica Wind3, la Giunta ha deciso di difendere in giudizio; l’ex Sindaco di Leivi Vittorio Centenaro, che ha espresso l’importanza della salute come bene da difendere al di sopra di qualsiasi altro interesse o tecnologia espressione di un progresso che non ha rispetto della vita nel senso più ampio; il Sindaco di Maissana Egidio Banti che ha illustrato la collaborazione tra i Comuni del Levante, che stanno facendo rete e collaborando col Comitato al fine di portare le condivise istanze ad ANCI Liguria e Regione Liguria: impegno fattivo avviato già dal mese di maggio quando il Sindaco Stagnaro sollevò il tema in ANCI e proseguito con le riunioni tra Amministrazioni e Comitato a partire dal 16 luglio a Casarza Ligure, riunione in seguito alla quale vennero presentate le richieste ancora non recepite da ANCI da parte dell’Assessorato Sanità regionale. Il Sindaco Banti ha rinnovato l’impegno a proseguire ad un tavolo tecnico per ottenere un’uniformità di azione sia in ordine al tema della pianificazione sia soprattutto riguardo alla necessità di tutela della salute pubblica sul territorio ligure. Ha altresì rivolto un monito ad entrambi gli schieramenti che stanno per intraprendere la campagna elettorale per le elezioni del nuovo Consiglio regionale della Liguria: questo tema deve necessariamente essere inserito nel programma elettorale di ciascuna delle forze in campo.
Il Consigliere della Valle D’Aosta Diego Lucianaz ha esposto la propria preoccupazione per la delega che in Valle i Sindaci stanno cedendo ad una nuova struttura regionale composta da 3 funzionari che saranno incaricati di tutte le decisioni sulle autorizzazioni agli impianti di tlc ed ha altresì plaudito all’iniziativa degli amministratori del Levante ligure quale esempio virtuoso da seguire in altri territori.
Presenti anche il Consigliere regionale Sandro Garibaldi, il Sindaco di Cogorno Gino Garibaldi, il Sindaco di Leivi Gabriele Pisani, il Sindaco di Moneglia Claudio Magro, il Sindaco di Casarza Giovanni Stagnaro, il Sindaco di Mezzanego Danilo Repetto, il Vicesindaco di Rezzoaglio Mauro Losi, il Vicesindaco di Castelnuovo Magra Luca Marchi, l’Assessore del Comune di Castiglione Claudio Cafferata, il Consigliere del Comune di Lavagna Carla Bo.
"Grandi assenti al dibattito ASL 4 Chiavarese e ARPA Liguria che hanno ritenuto di non intervenire, seppur invitate al tavolo dei relatori per fornire chiarimenti circa le procedure di controllo delle emissioni da un lato e monitoraggio della salute dei residenti in prossimità delle antenne dall'altro - sottolinea il Comitato Stop5G -, abbiamo ricordato che in sede di audizione presso ANCI Liguria lo scorso 19 giugno il Dottor Zappa, presente in rappresentanza di ASL 3 Genovese, aveva rassicurato circa la presenza di procedure di verifica post installazione e di progetti di monitoraggio epidemiologico che vedono la collaborazione di azienda sanitaria e ARPA Liguria: a questo punto sarà importante chiarire modalità ed esiti di tali monitoraggi poiché i Sindaci presenti hanno confermato di non ricevere questi dati né altre relazioni al riguardo da parte di ASL 4 Chiavarese.
Ringraziamo tutti i partecipanti per il proprio contributo, che è stato determinante per la creazione di quello che è lo scopo del nostro comitato e cioè creare un’unione d’intenti e di azioni tra i cittadini e coloro che li rappresentano e possono e devono tutelarli".