Frasi shock, Dell'Uomo: «Il sindaco Solinas prenda una posizione chiara»
Il segretario PD Riva Trigoso: «Il razzismo non deve entrare nelle scuole»

Non accenna a diminuire a Sestri Levante il dibattito intorno alle recenti dichiarazioni social del consigliere di maggioranza Paolo Smeraldi che stanno tenendo banco nelle ultime ore nella Città dei due mari, a intervenire ora è Gabriel Dell’Uomo (nella foto), segretario PD Riva Trigoso, già consigliere comunale dal 2018 al 2023.
Le parole di Dell’Uomo
«Desidero innanzitutto ringraziare sentitamente i genitori della scuola di Riva Trigoso per il loro impegno e la loro determinazione nel difendere il diritto all’istruzione e alla qualità dei servizi scolastici. Mi unisco con convinzione alla loro richiesta, che ritengo legittima e meritevole della massima attenzione».
«Le parole scioccanti del consigliere di maggioranza Paolo Smeraldi, esponente della Lega, che ha definito la scuola di Riva una “scuola ghetto” non possono passare sotto silenzio: un’espressione inaccettabile, intrisa di pregiudizio e che richiama una visione discriminatoria e xenofoba della nostra comunità scolastica».
«Tali esternazioni offendono studenti, famiglie, insegnanti e l’intera cittadinanza, e meritano una ferma condanna. Mi unisco con forza allo sdegno espresso da molti e ribadisco: proprio per questo, la richiesta dei genitori è oggi ancora più giustificata e va condivisa in toto».
«Purtroppo però, ancora una volta, il sindaco Solinas ha dimostrato di non essere in grado di fornire risposte credibili e convincenti. Nonostante abbia deciso di nominare un portavoce – peraltro a spese dei cittadini di Sestri – continua a comunicare in modo vago, evasivo e del tutto inadeguato rispetto alla responsabilità che ricopre».
«Nella sua ultima dichiarazione il sindaco infatti afferma che “Sestri ha bisogno di persone competenti”: non è chiaro se si riferisse ai suoi collaboratori o se si tratti di una tardiva e parziale ammissione della propria inadeguatezza. In ogni caso, la città ha bisogno di risposte concrete, non di slogan».
«Il sindaco Solinas ha ora il dovere di prendere pubblicamente le distanze da queste parole: se davvero non condivide il pensiero del suo consigliere, lo dimostri con chiarezza. Il silenzio, in questo caso, sarebbe complicità».