Garibaldi: «La Regione sbaglia i conti sul PNRR: mancano 18 milioni per gli ospedali liguri»
L'affondo del capogruppo in consiglio regionale di Partito Democratico - Articolo Uno

«La Regione sbaglia i conti sul PNRR: mancano 18 milioni per gli ospedali liguri». Questo l’incipit dell’affondo del consigliere regionale Luca Garibaldi (nella foto), capogruppo “Partito Democratico - Articolo Uno”.
L’analisi
«”Se lo Stato non riesce a spendere i fondi del PNRR, li dia alle Regioni, che invece sono capaci a progettare”. Toti continua a dichiarare in questi giorni, in formule diverse, questo concetto, in merito ai ritardi di attuazione del Piano di Ripresa e Resilienza e al rischio, sempre più concreto, di perdere i fondi europei per il rilancio del nostro Paese - dice Garibaldi -. C'è solo un pezzo del PNRR che le Regioni stanno gestendo direttamente, ed è quello della sanità con la realizzazione delle Case di Comunità e delle Case della Salute. E, viste le ultime notizie, la Liguria non sta dando grande prova di capacità. Anzi».
«La Regione Liguria infatti ha sbagliato i conti dei progetti presentati a Roma, e non di poco, e ora è costretta a rimediare: tra quanto annunciato e quanto previsto c'è una differenza di 18 milioni - prosegue Garibaldi -. I casi sono i più vari: l'Ospedale di Comunità di Busalla da 2,7 milioni è arrivato a costare 6,2. Per quello di Campo ligure da 2,7 si arriva a 4,9. Per la Casa di Comunità di Sestri Levante la cifra da 2,7 è passata a 4,4 milioni. E così via, con in più il fatto che alcuni progetti presentati a Roma avevano costi identici al centesimo, segno che l'approfondimento reale era solo ipotetico».
«Per mettere una pezza su tutto questo - aggiunge il consigliere regionale - la Regione ha chiesto di poter utilizzare altri fondi, che in gergo si chiamano ex art 20 (dalla legge del 1988 che li disciplina): sono le risorse per gli investimenti in edilizia sanitaria, la cui ultima tranche, oltre 110 milioni di euro, era stata stabilita lo scorso anno. Si tratta di ristrutturazioni di ambulatori, RSA, Padiglioni del San Martino, del Gaslini, fondi per il nuovo Galliera e l'Ospedale degli Erzelli. 66 progetti finanziati che la Regione è costretta a rimettere in discussione perchè ha progettato male le Case della Salute e gli Ospedali di Comunità».
«In altri termini - dice Garibaldi -, la Regione dovrà de-finanziare 14 milioni di interventi già pronti a partire, per poter coprire gli errori in fase di progettazione delle Case di Comunità e degli Ospedali di Comunità, che altrimenti non potrebbero partire. Dopo il buco di 30 milioni sulla sanità, ora Toti regala un taglio netto agli investimenti sanitari del 10%, negli stessi giorni in cui la destra a Roma rischia di non riuscire a spendere i fondi del PNRR».
«Sul PNRR in Liguria è tutto fermo»
«A proposito di PNRR - afferma ancora Garibaldi -, alcune settimane fa abbiamo chiesto a Toti di rispettare gli impegni presi con il Consiglio dopo aver approvato all’unanimità l’ordine del giorno che chiedeva il riavvio della Commissione di studio costituita ad hoc ad inizio 2020. Si tratta di un immobilismo preoccupante, non solo dal punto di vista della parola data dal presidente ma anche, e soprattutto, per una trasparenza sull’iter che, è evidente, in questo momento non è assicurata: in un momento come quello che stiamo vivendo, dove a livello nazionale si moltiplicano i dubbi sul fatto se si riuscirà o meno a investire tutti i fondi stanziati, almeno le regioni dovrebbero attuare uno sforzo maggiore. Regione Liguria non è stata nemmeno in grado di aprire un sito dedicato per monitorare gli investimenti sul territorio, altro impegno preso con il consiglio regionale all'unanimità e disatteso. Non si vogliono condividere i progetti e le prospettive del PNRR? Sarebbe una grande azione di responsabilità e coinvolgimento dei territori e del consiglio per capire a che punto siamo, quali azioni si possono mettere in campo e come mettere a sistema la capacità progettuale che i Comuni hanno attivato per accedere ai fondi. La destra ligure sta mettendo in seria discussione la messa a terra dei fondi e la realizzazione di progetti che il territorio aspetta e su cui conta. E la mancanza di sedi di istituzionali di confronto, come la commissione, rende difficile capire l’impatto che i fondi avranno e dove bisogna intervenire per migliorare gli investimenti. A perderci sono sempre i cittadini, i Comuni e le imprese che dal PNRR potrebbero ottenere grandi risultati e che su quei progetti contavano per il rilancio del territorio e per offrire servizi, se solo la giunta Toti, e il governo Meloni, volessero».