Giornata del Rifugiato, a Chiavari incontro a Wylab
L'associazione ricorda la catastrofe umanitaria avvenuta nelle acque del Peloponneso

"La catastrofe umanitaria accaduta nelle acque del Peloponneso, nell’indifferenza pressoché generale, ha trasformato nuovamente il Mediterraneo in un cimitero e rischia di far diventare la Giornata dei Rifugiato 2023 un esercizio retorico": a dirlo è Donatella Nicolini per il comitato "Verità e giustizia - Tigullio per i diritti".
"L’associazione “Verità e giustizia: il Tigullio per i diritti” – e tutte le sigle che hanno condiviso con noi questo progetto – vuole evitare che ciò avvenga, la sera del 23 giugno, a Chiavari negli spazi di Wylab, durante l’incontro che abbiamo deciso di promuovere. Per riflettere insieme su questo passaggio antropologico e culturale (da migranti a persone, da persone a cittadini) con Gianluca Costantini, Federico Lera e Maali Atila Sarih. Ma adesso, di fronte a questa ennesima, terribile strage di uomini, donne e bambini (tanti bambini), l’unica parola possibile e non priva di senso ci pare essere quella del silenzio. Invitiamo tutti coloro che vogliono continuare ad abitare l’umano a essere con noi, venerdì 23 giugno ore 20:45".
La riflessione di Erri De Luca
“Mare nostro che non sei nei cieli/e abbracci i confini dell’isola e del mondo/Sia benedetto il tuo sale, sia benedetto il tuo fondale/Accogli le gremite imbarcazioni senza una strada sopra le tue onde/i pescatori usciti nella notte/le loro reti tra le tue creature/che tornano al mattino con la pesca dei naufraghi salvati/Mare nostro che non sei nei cieli/all’alba sei colore del frumento/al tramonto dell’uva di vendemmia/Ti abbiamo seminato di annegati più di qualunque età delle tempeste/Mare nostro che non sei nei cieli/tu sei più giusto della terraferma/pure quando sollevi onde a muraglia/poi le abbassi a tappeto/Custodisci le vite, le visite cadute come foglie sul viale/fai da autunno per loro/da carezza, da abbraccio e bacio in fronte/di madre e padre prima di partire”
(Erri De Luca)