La cerimonia

Giorno della Memoria, la seduta solenne del consiglio regionale

Oggi, giovedì 23 gennaio

Giorno della Memoria, la seduta solenne del consiglio regionale
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Si è svolta questa mattina, nell’aula Sandro Pertini, la seduta solenne del consiglio regionale dedicata al Giorno della Memoria.

La cerimonia è stata aperta dal saluto del presidente del consiglio regionale Stefano Balleari, che ha invitato consiglieri regionali, assessori e le autorità ospiti a osservare un minuto di silenzio per ricordare le vittime dei campi di sterminio.

È seguita l’orazione ufficiale di Chiara Dogliotti, ricercatrice dell’Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea (ILSREC) che ha ricordato in aula la forza etica e la lezione umana di Liana Millu durante la prigionia nel lager nazista.

La cerimonia è stata istituita attraverso la legge regionale 9 del 16 aprile 2004 per ricordare la tragedia della Shoah e la persecuzione degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale.

Il saluto del presidente del consiglio regionale Stefano Balleari

«Il 27 gennaio di 80 anni fa - ha esordito il presidente - il mondo ha visto con i suoi occhi l’orrore della Shoah, il deliberato piano nazista di persecuzione e sterminio del popolo ebraico».

Dopo aver ricordato le dimensioni di una tragedia che non riguarda solo i deportati ma «anche tutti coloro che trovarono la morte nei quartieri ebraici in gran parte d’Europa, durante le uccisioni e i rastrellamenti di massa effettuati dalle SS», il presidente ha definito le leggi razziali del 1938 «il punto più basso della storia italiana, una triste pagina per la nostra nazione, la cui condanna unanime da parte della politica rappresenta oggi un esempio di memoria condivisa» e ha lanciato un monito: «Deve essere sempre garantita la libertà di pensiero e la libertà di espressione, affinché lo spirito democratico non venga mai prevaricato da rigurgiti totalitaristici di ogni colore e bandiera» in quanto «i sentimenti di odio, tra cui l’antisemitismo, ancora oggi serpeggino tra frange di fanatici».

Il presidente del consiglio regionale ha invitato la politica a «prendere le distanze e condannare le violenze». «L’aggressione di Hamas del 7 ottobre del 2023 che ha causato l’ennesimo conflitto in medio-oriente, così le guerre tuttora in corso nel mondo, dimostrano – ha aggiunto - che non è mai possibile dare per scontato il definitivo raggiungimento della pace e della stabilità dei principi democratici. La politica, le diplomazie, la scuola e le famiglie, hanno il dovere di continuare ad adoperarsi, dando vita ad un impegno costante che si esprima sia nelle attività istituzionali, sia nella progressiva evoluzione dei sistemi di istruzione, scolastici ed universitari, affinché il senso civico, il rispetto verso il prossimo, l’accettazione delle diversità e la protezione  delle fasce deboli, garantisca – con serietà e pragmatismo - l’uguaglianza e la piena parità dei diritti».

Il presidente Balleari ha concluso il proprio intervento con un caloroso invito ai ragazzi presenti in aula: «Siete coloro che saranno chiamati, un domani più vicino di quanto pensiate, a ricoprire un ruolo attivo nella società, dovendo dimostrare, in ogni vostra azione, il rispetto verso il prossimo e verso la vostra Patria».

La testimonianza della storica Chiara Dogliotti

Chiara Dogliotti ha condiviso con l’Assemblea alcune riflessioni sulla drammatica esperienza e la lezione di umanità che la scrittrice ebrea Liana Millu, deportata a Auschwitz-Birkenau, ha consegnato alla storia. «Questa figura ci parla di uno dei tratti più inquietanti della Shoah, ovvero della volontà di annientamento dell’umanità e offre un prezioso esempio di resistenza a questo annientamento». La ricercatrice, però, traccia un altro aspetto della personalità della scrittrice Millu: una donna controcorrente, emancipata, uno spirito libero che aderirà alle formazioni partigiane: «Gli effetti delle leggi razziali - spiega - non solo troncano il percorso esistenziale e professionale di Millu, ma si riverberano anche sul suo rapporto con gli altri, approfondendo drammaticamente quella condizione di solitudine che già caratterizzava la vita della giovane donna». La ricercatrice approfondisce alcuni aspetti della drammatica esperienza nei lager: «In un universo disumano quale è quello del lager, la resistenza di Liana Millu si configura anche come uno strenuo riaffermare la propria irriducibile umanità e la propria soggettività, rifiutando di considerarsi un mero pezzo di un ingranaggio spietato, resistendo all’abbruttimento e ribadendo la propria femminilità negata».

Dogliotti sottolinea anche il successivo impegno di Liana Millu: «Dopo il lager la scrittura ha un posto centrale: la scrittura autobiografica e la letteratura, che nella sua produzione sono strettamente intrecciate, si travasano una dentro l’altra, contaminandosi e nascondendosi; una scrittura che ha una valenza di riappropriazione della propria identità e che è anche e soprattutto testimonianza, funzionale a quella che da questo momento sarà la missione della sua vita». «La resistenza di Liana Millu è un volgere lo sguardo costantemente verso il futuro e la sua attività assidua di testimonianza lo mostra in modo particolarmente evidente: testimoniare il passato per contribuire a creare un futuro migliore è l’imperativo etico categorico che si impone a Liana Millu al ritorno da Auschwitz. La testimone Liana – conclude Chiara Dogliotti - non concede spazio all’odio indiscriminato: la sua voce di perseguitata si leva nel cuore dell’Europa appena uscita dalla catastrofe per indicare la strada verso un futuro di pace e di fratellanza».

La premiazione dei vincitori del concorso

La seduta si è conclusa con la premiazione dei 24 studenti vincitori della 17ª edizione del concorso “27 gennaio: Giorno per la Memoria”: 16 studenti di Chiavari, 3 studenti di Savona, 2 studenti di Genova, 2 studenti della Spezia e uno studente di Imperia.

Il concorso è stato istituito dalla Legge regionale n.9 del 16 aprile 2004 ed è indirizzato agli allievi degli istituti di scuola media superiore della Liguria. I vincitori saranno accompagnati da una delegazione del Consiglio regionale nel campo di sterminio Auschwitz-Birkenau fra il 23 febbraio e il 27 febbraio prossimo.

Le immagini

Studenti complessiva
Foto 1 di 7

Foto di gruppo degli studenti

Studenti Genova
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Gli studenti di Genova

studenti Chiavari
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Gli studenti di Chiavari

Studenti Savona
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Gli studenti di Savona

Studenti Spezia
Foto 5 di 7

Gli studenti di La Spezia

Studente Imperia
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Gli studenti di Imperia

Minuto di silenzio
Foto 7 di 7

Il minuto di silenzio

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