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Gli offizieu, una bella tradizione nostrana perduta

I cerini erano delizio e sospiro di tanti bambini

Gli offizieu, una bella tradizione nostrana perduta
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Abbiamo importato dall’America la festa di Halloween, ma qualcuno si ricorda ancora della tradizione nostrana degli “offizieu” durante la vigilia dei Santi e dei Morti?

Gli offizieu, chiamati anche mocchetti o mucchetti

Chiamati anche “‘mocchetti” o “mucchetti” (cioè piccoli moccoli), i lumini in cera hanno avuto grandi momenti di popolarità. Una tradizione che non sa portare avanti quasi nessuno, se non attraverso il ricordo, anche perché il metodo di lavorazione tramandato è rimasto confinato alle persone anziane. Sarebbe una vera fortuna se qualcuno li sapesse ancora fare.

Illuminavano il cammino nell'aldilà e nella vita umana: lunghi cerini bianchi

Gli offizieu avevano un fascino tutto particolare: il loro significato era quello di illuminare il cammino nell’aldilà e nella vita umana. Lunghi cerini bianchi, trafilati con grande precisione e poi avvolti su forme di legno, per formare libretti, scarpette, cestini, borsine e altro ancora, che nascevano dalla mani di abili artigiani, ingentiliti da piccoli fili d’argento. Alcuni anni fa un’insegnante di Chiavari, Laura Mercati, aveva realizzato un dvd con i suoi alunni, in collaborazione con Fidapa, il 1° Circolo didattico chiavarese, la Consulta Femminile del Tigullio e l’associazione culturale O Castello, facendo conoscere un mondo che si sta... spegnendo, è il caso di dirlo.

I cerini erano delizio e sospiro di tanti bambini

Se davanti alle botteghe erano delizio e sospiro di tutti i bambini (l’«oggetto del desiderio» di allora, una sorta di Natale anticipato), spesso nelle orazioni serali a casa o in chiesa venivano affiancati alle immagini dei loro cari defunti: era un modo per ricordarli. Ma erano anche un’usanza seria, perché, come dicevano i morti, «bisogna accendere i cerini per dare luce ai morti». La tradizione degli offizieu nel Tigullio ma anche in molte parti della Liguria si è cominciata a spegnere dagli Anni 70 in poi: tra le motivazioni, il troppo lavoro che comportava il rimuovere la cera dei pavimenti, la scarsa affluenza dei bambini nelle feste dei santi e morti in Chiesa e la conseguente scarsa richiesta nella produzione. Ognuno era un pezzo unico, fabbricato nelle cererie del Tigullio: c’è ancora chi li conserva intatti in una scatola, e non li accenderà mai per preservarne per sempre il ricordo.

 

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Commenti
Beatrice

Sapete se li fanno ancora o dove poterli trovare?

Ileana Gobbo

Vorrei poterlo vedere...ne puoi fare una copia?

roberto curotto

possiedo un filmato dove l'ultima esecutrice di Offizieu (mucchetti) sta eseguendo delle vere opere d'arte presso l'antica cereria di Chiavari. Da notare che non tutti potevano eseguire tali operazioni perché occorreva una particolare temperatura delle mani

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