verso un nuovo provvedimento?

Green pass: da ottobre verso l'obbligo anche per dipendenti pubblici e trasporti locali

Possibile che serva per i dipendenti pubblici e per il trasporto locale

Green pass: da ottobre verso l'obbligo anche per dipendenti pubblici e trasporti locali
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Oramai sembra quasi certo: da ottobre il Green pass sarà esteso. Lo ha detto senza mezzi termini il premier Mario Draghi la scorsa settimana (annunciando anche l'apertura all'obbligo vaccinale e alla terza dose) e il Governo ci lavora nemmeno troppo sotto traccia.

A ottobre Green pass esteso

Ma chi potrebbe essere interessato dall'allargamento? Probabile che tocchi ai dipendenti pubblici (ieri, domenica 5 settembre, anche il leader della Lega Matteo Salvini è stato meno contrario, parlando di "un buon ragionamento per chi ha a che fare con il pubblico), ma non solo. Toccherà anche a chi lavora in luoghi dove è richiesto per accedere ed è probabile che possano entrare in questa categoria anche gli autisti (e i passeggeri) del trasporto pubblico locale. Statali e trasporti, dunque, in primo luogo, in modo da ampliare il più possibile la platea dei vaccinati per arrivare all'obiettivo tracciato da Draghi dell'80% della popolazione coperta entro fine settembre.

Cosa serve fare

Il provvedimento sarà inserito in un nuovo decreto atteso per le prossime settimane. A dare un indizio è stato nei giorni scorsi il ministro della Salute Roberto Speranza, che ha annunciato che a breve arriveranno decisioni per l'estensione della "carta verde".

Il nodo trasporti

Una delle questioni più calde è quella dei trasporti. Attualmente il Green pass è obbligatorio per salire su aerei, treni e pullman a lunga percorrenza. Il Governo, con l'estensione, studia però anche la possibilità di allargare la questione a bus urbani, tram e metropolitane. A questo punto, però il tema diventa il controllo.Perché se è facile - anche se allunga la fila - verificare se un viaggiatore che sale su un aereo ha il pass, lo è certamente di meno controllare una metropolitana, magari nelle ore di punta, con migliaia di persone accalcate per salire e raggiungere la scuola o il posto di lavoro. Le verifiche, dunque, potrebbero essere affidate ai controllori, ma i sindacati hanno già storto il naso. La questione, dunque, è ancora tutta da chiarire.

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