«Stop al terrorismo mediatico sul regolamento di polizia urbana: la città merita chiarezza, non ostruzionismo»: a Sestri Levante ecco il punto del gruppo consiliare “Solinas Sindaco” rappresentato da Albino Armanino, Luca Balotta, Lidiana Michelon, Leonardo Sanguineti, Paolo Smeraldi, Elisa Troglio.
Le dichiarazioni del gruppo consiliare “Solinas Sindaco”
«Con 237 emendamenti, l’opposizione ha messo in scena un atto di puro ostruzionismo, tentando di affossare il nuovo regolamento di polizia urbana. Non un contributo costruttivo, ma l’ennesima dimostrazione di chi non ha idee né proposte per migliorare questo testo e, di conseguenza, la vita dei cittadini».
«A dimostrazione che il loro atto è stato volto a perdere tempo, vi è un fatto: prima della seduta di consiglio comunale tutta l’opposizione ha avuto occasione per un confronto su eventuali emendamenti attraverso una conferenza di capigruppo. Nessuno di loro si è presentato».
«Mentre la maggioranza lavora con responsabilità per offrire strumenti concreti alla polizia locale, per consentirle di svolgere al meglio il proprio lavoro e garantire maggiore sicurezza e decoro a Sestri, ai suoi cittadini e visitatori, l’opposizione si rifugia in una sterile contrapposizione ideologica, abusando di un regolamento sul funzionamento del consiglio comunale ormai più che obsoleto. Questo comportamento non significa difendere le prerogative dei consiglieri, ma piegare le regole a fini politici, rallentando i lavori dell’assemblea e sacrificando l’interesse collettivo».
«Se credono di intimorirci, hanno sbagliato strada. Il nostro impegno non si ferma davanti ai capricci dell’opposizione. La città non merita questo teatrino, ma serietà e risultati. Noi non faremo il loro gioco: andremo avanti, con decisione e senza perdere tempo, nell’interesse dei cittadini».
«Sestri Levante avrà un nuovo regolamento di polizia locale che, al contrario del racconto di chi dice di avere “Sestri nel cuore” solo a parole, è molto simile a quello di città limitrofe che lo hanno recentemente approvato».