Nella mattinata di ieri, sabato 30 dicembre, una delegazione dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI), sezioni di Casarza Ligure, Lavagna e Sestri Levante, si è unita per commemorare il 79° anniversario dell’eccidio della Gattea.
I fatti
Nel corso di una operazione di rastrellamento nel comune di Varese Ligure (area di Valletti-Comuneglia) contro la formazione partigiana “Coduri” della VI Zona Operativa, militari tedeschi occupano Valletti nelle prime ore del 30 dicembre, radunando la popolazione e perquisendo le case. Vengono uccisi, in quanto ritenuti legati ai partigiani, Andrea Enrico Sanguineti, Vittorio Ghiggeri e, secondo le fonti, una terza persona il cui nome non è stato possibile accertare.
In seguito, i tedeschi si ritirano dal paese. Un reparto della divisione alpina Monterosa della RSI accerchia e sbaraglia un concentramento partigiano in località mulino di Gattea, uccidendo otto partigiani della “Coduri” e facendone prigionieri una trentina. Gli alpini occupano inoltre Valletti compiendo saccheggi, incendiando alcune case e uccidendo Agostino Nicora, che aveva in tasca due bossoli. È inoltre preso prigioniero il parroco don Giovanni Battista Bobbio, in precedenza intermediario tra i partigiani e i militari della Monterosa. Portato prima a Santa Maria del Taro e poi a Chiavari, il sacerdote sarà fucilato nella cittadina costiera il 3 gennaio 1945.
L’omaggio
In un sentito omaggio, la delegazione ha reso memoria degli otto coraggiosi partigiani caduti durante quell’attacco:
- “RIZZO” Giuseppe Latiro, 23 anni, di Sestri Levante
- “PARIS” Carlo Bordone, 20 anni, di Torino
- “BIELLA” Cesare dall’Orco, 20 anni, di Biella (nato a Trani)
- “BUSSOLA” Canzio Bucciarelli, 30 anni, di Lavagna
- “SCIARPA” Pietro Cavallero, 19 anni, di Sestri Levante
- “BENZINA” Ettore Baetta, 19 anni, di Isola Dovarese
- “NE” Giacomo Merani, 20 anni, di Né
- “FOGLIA” Raffaele Paioni, 20 anni, di Crema.
Durante la cerimonia, Ezio Vallerio, presidente onorario ANPI Sestri Levante, ha tenuto un toccante discorso sottolineando l’importanza di commemorare questa tragedia che ha colpito la divisione Coduri. Le sue parole hanno riportato l’attenzione sulla necessità di riflessione e memoria, evidenziando il sacrificio di coloro che hanno dato la vita per la libertà e la giustizia.
«Nel giorno in cui molti festeggiano, noi siamo qui per ricordare una tragedia che ha colpito la divisione Coduri – ha dichiarato il partigiano Ezio Vallerio -. Oggi è un momento di riflessione, di onorare i nove caduti, perché noi ricordiamo e ricorderemo sempre i nostri caduti».
Altrettanto toccanti sono state le parole di Francesco Latiro, fratello di “RIZZO”, che in un passaggio ricorda tutto il dolore della madre che dopo un anno, finita la guerra, salì a Varese a riconoscere il figlio in una fossa comune e lo riconobbe dai capelli, ricorda la tragedia di questa madre, sua madre, che si portò dentro tutta la vita questo ricordo tragico che una madre non dovrebbe mai provare.
La cerimonia ha visto la deposizione di due mazzi di fiori presso il luogo dell’Eccidio della Gattea e al monumento simbolo tangibile del rispetto e della gratitudine della comunità per il coraggio e il sacrificio dei partigiani caduti.