Dati aumentati

Incidenti sul lavoro, in Liguria 17 morti nel 2023

Nella Giornata Nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro è questo il dato per la Liguria, secondo il report di Inail. I dettagli

Incidenti sul lavoro, in Liguria 17 morti nel 2023
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17 persone morte sul lavoro in Liguria nei primi 8 mesi del 2023: 5 a Genova e Imperia, 4 a La Spezia e 3 a Savona, raddoppiate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando erano state 8. Nella Giornata Nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro è questo il dato per la Liguria, secondo il report di Inail.

Il report di Inail

Le denunce di infortunio da gennaio ad agosto 2023 sono state 12891, di cui 4884 riguardano donne. In media sono oltre 1600 ogni mese e quasi 54 ogni giorno.

Il settore più colpito è stato quello dell’industria con 10917 denunce.

Per quanto riguarda le singole province, i casi nei primi 8 mesi dell’anno sono stati 7050 a Genova (881 al mese), 1594 a Imperia (199 al mese), 1914 a La Spezia (239 al mese) e 2333 a Savona (291 al mese).

 

"È una vergogna nazionale – ha detto Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria -. Gli incidenti non sono cose che succedono così, per karma o per un destino cinico e baro. Dietro ci sono regole non rispettate, formazione e informazione non data, subappalti, avidità di certi sedicenti imprenditori, controlli non sufficienti, sanzioni non efficaci. Serve un investimento forte per aumentare la sicurezza attraverso nuove assunzioni di ispettori e bisogna essere rigorosi nelle sanzioni nei confronti delle imprese che non rispettano le regole.

C'è poi un altro problema, perché la qualità del lavoro dipendente si misura anche attraverso il livello di sicurezza: in questo senso, i numeri diffusi dall’Inail sono a dir poco allarmanti. Se da un lato è evidente la correlazione tra un precariato sempre più spinto e l’aumento degli infortuni, dall’altro si ha la sensazione che i tagli dei costi in molti casi abbiano ridotto l’attenzione alla sicurezza. Il deterioramento della qualità del lavoro è, ormai, un fatto incontestabile, che trova evidenza sia nella percentuale di contratti a tempo determinato, spesso di pochi giorni, sia nel preoccupante peggioramento della prevenzione e vigilanza sulla sicurezza. La Cisl da mesi denuncia una situazione che ormai, lo ripetiamo, è diventata ingestibile. Ci auguriamo che questo torni ad essere un tema prioritario per il governo e che le istituzioni prendano repentinamente atto dell’urgenza di risolvere questa vergogna nazionale".

Confsal: "Chi esercita poteri si assuma certe responsabilità, con Asl e Comuni fare di più"

“Come ha ricordato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della 73esima Giornata nazionale delle vittime degli incidenti sul lavoro, l’intollerabile e dolorosa progressione delle morti e degli incidenti sul lavoro sollecita una urgente e rigorosa ricognizione sulle condizioni di sicurezza nelle quali si trovano a operare i lavoratori, soprattutto quando dietro agli incidenti si scopre la mancata o la non corretta applicazione di norme e procedure. La sicurezza è un diritto inalienabile di ogni persona".

A parlare è il segretario regionale Confsal e presidente Ebiten della Liguria Domenico Daniele Geria in occasione della Giornata di ieri, che aggiunge:

“Quasi 700 morti sul lavoro in 9 mesi è un dato da Paese sottosviluppato. Oggi è l’ennesima occasione per ribadire che queste stragi vanno fermate e che chi ricopre posizioni ed esercita i poteri legislativi ed esecutivi deve assumersi certe responsabilità e, insieme alle ASL e Comuni, fare sicuramente di più. Non posso poi non ricordare, rileggendo l’ultimo rapporto Inail, che per le aziende la sicurezza non rappresenta un costo ma una necessità; rafforzare questo messaggio è doveroso, fondamentale per far cambiare pagina”, conclude Domenico Daniele Geria.

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