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Incontro-scontro tra Comune e comitato sul depuratore

"Il comitato continua a diffondere fake news che possono essere facilmente smentite" attaccano Messuti e Segalerba

Incontro-scontro tra Comune e comitato sul depuratore
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Impianto di depurazione di vallata in Colmata mare. L’amministrazione ha incontrato, questa mattina a Palazzo Bianco, i rappresentanti del comitato contro il depuratore insieme ai tecnici di Iren e di Città Metropolitana.

“Ribadiamo che la giunta Levaggi-Garibaldi ha abbandonato il progetto di ristrutturazione del depuratore di Preli e ha approvato, con delibera del febbraio 2017, il depuratore di vallata per 60.000 persone (140.000 abitanti equivalenti) indicando l’area del Lido. L’impianto è stato poi spostato in Colmata e l’iter completato con l’approvazione di Regione Liguria nel giugno 2022. La Colmata è una zona artificiale di Chiavari, distante dalle abitazioni, in alcune parti non utilizzata. Per noi deve essere riqualificata e mantenuta completamente pubblica, senza alcuna speculazione edilizia. Precedentemente, infatti, sull’area vi era l’idea di realizzare sia residenze che un incubatore: previsione inserita nel PUC dalla giunta Levaggi, poi eliminata dalla giunta Di Capua. Incubatore e residenze apprezzate da Antonio Gozzi che, curiosamente, attraverso una società della galassia Duferco, ha già presentato un ricorso contro il progetto del depuratore. Gli stessi argomenti sono fatti propri dal neonato comitato cittadino - dichiarano il sindaco Federico Messuti e il presidente del consiglio comunale Antonio Segalerba - Un fatto è alquanto singolare. La nascita del comitato avviene solo dopo che la nostra amministrazione ha deciso di creare il campus scolastico, a luglio 2022. Nessuno ha mai protestato quando nel 2017 è stato approvato il depuratore per 60.000 persone (140.000 abitanti equivalenti) al Lido. La stessa consigliera di opposizione Silvia Garibaldi si è espressa contro il polo scolastico in Colmata, dichiarando che l'area deve avere un altro sviluppo. Per noi il campus è un progetto importante che punta a creare spazi adeguati e moderni per gli studenti a fronte dell’attuale frazionamento degli istituti e della perdita dei locali del liceo Delpino, ora sede di Wylab. Si sa che a pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina. Forse il problema non è il depuratore ma il polo scolastico perché se venisse realizzato sfumerebbe definitivamente il sogno di una speculazione edilizia sull’area”.

Proseguono: ”I tecnici di Iren hanno risposto punto per punto alle domande e alle richieste di chiarimenti, spiegando che gli studi e le analisi citate non sono corrette e generano confusione, in quanto paragonano dati di diversa natura tra loro. Per citare le parole dei professionisti di Iren, si confondono le mele con le seggiole, neanche le mele con le pere”.

Fake news

“Inoltre, il comitato attraverso il giornale online della famiglia Gozzi continua a diffondere fake news che possono essere facilmente smentite - aggiungono Messuti e Segalerba - I parcheggi non diminuiranno ma avremo un park interrato di 820 posti, liberi e gratuiti, per un totale di 1400 stalli realizzati con un investimento di 20 milioni a favore dei chiavaresi. Gli scavi all’interno dell’area di Colmata sono previsti per qualsiasi progetto si voglia creare, sia per residenze ed incubatore che per altre destinazioni perché le auto vanno interrate per ottenere maggiori spazi disponibili. Le opere di difesa mare devono essere costruite perché la Colmata viene erosa e senza di esse non è possibile ottenere la nuova passeggiata a mare, a completamento del percorso tra il Lido e il porto. La zona oggi è problematica dal profilo della sicurezza, sia per ragioni di accesso che di permanenza di persone senza fissa dimora. L’area è stata oggetto di analisi ambientali, attraverso la caratterizzazione, e non risulta inquinata. In ogni caso, anche fosse vero, dovrebbe essere bonificata a prescindere. Chiavari non verrà interessata da scavi per le condotte fognarie perché dovrà essere creato solo il collegamento tra la vasca di pompaggio di viale Millo, alla foce del Rupinaro, e la Colmata. I collegamenti con il comune di Carasco non interesseranno in alcun modo via Parma: il cantiere verrà programmato per utilizzare come parcheggio le zone oggi non usate, mantenendo gli stalli di Colmata. La cantierizzazione delle difese a mare potrà avvenire con le stesse modalità messe in atto per la sistemazione dei nuovi pennelli, ovvero con chiatte dal mare. Per concludere, il progetto dell’impianto di depurazione non è attualmente discutibile perché la Corte di Giustizia europea, con sentenza di ottobre 2021, ha condannato l’Italia e Lavagna per gli sversamenti in mare senza un adeguato trattamento. I comuni di Rapallo e Santa Margherita sono stati chiamati a rimborsare 142.000.000 di euro per la condanna europea del 2018. Somme già pagate del Ministero dell’Economia. I comuni di Lavagna, Sestri e Carasco sono stati sanzionati dalla Capitaneria per scarichi abusivi e in futuro succederà anche a Chiavari. I costi del depuratore saranno ripartiti in sede ATO tra i 67 comuni, secondo un sistema di tariffe, non certo solo su Chiavari”.

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