Chiavari

"La Camera del Lavoro presente a Chiavari dal 1907": inaugurata la nuova targa

Fondata il 21 aprile di quell'anno: la storia ricostruita da Viarengo

"La Camera del Lavoro presente a Chiavari dal 1907": inaugurata la nuova targa
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È stata inaugurata ieri, martedì 16 novembre a Chiavadi, la targa che testimonia come la Camera del Lavoro fosse presente dal 1907. A scoprire la targa la senatrice Maria Grazia Daniele. Il lavoro di ricerca è stato eseguito da Giorgio Getto Viarengo e dalla Cgil.

Gli albori del movimento operaio nel Tigullio: la Camera del Lavoro di Chiavari

Scrive Giorgio Getto Viarengo:

 

"Una data fondamentale per il movimento operaio italiano è il 1906: a Milano, nei giorni 29 settembre e il primo ottobre, si tiene il Congresso costitutivo della Confederazione Generale del Lavoro, Rinaldo Rigola sarà eletto primo segretario generale. Nella stessa stagione è fondato in Chiavari il settimanale socialista “Il Risveglio”, la pubblicazione sarà in distribuzione dal marzo 1906 al luglio 1907, dalla rilettura degli articoli e delle cronache degli avvenimenti di quei giorni, possiamo descrivere la nascita della Camera del Lavoro di Chiavari. Sin dal primo numero del giornale è evidente la precisa volontà di dare una solida organizzazione sindacale ai lavoratori del Tigullio.

Il 28 gennaio del ’06 si era tenuto in Chiavari il convegno intercollegiale ligure del Partito Socialista, nel dibattito si deliberava di fondare “Il Risveglio”, la motivazione era politica: “si affermi e trionfi la prodigiosa virtù d’avanzamento della classe operaia, () troveranno in questo “Riveglio” la rigida, ma onesta e sensata, difesa dei diritti di classe. E vi troveranno una scuola d’educazione e di morale”. Il linguaggio è forse datato, ma non sfugge il forte richiamo ad un’appartenenza di classe, al quel proletariato che doveva organizzarsi, trovare strumenti di lotta per affermare il diritto al lavoro, lavoro che doveva essere giusto, pagato e non sfruttato.

A questo riguardo dobbiamo ricordare che “Il Risveglio” ci restituisce le cronache puntuali della più grande e lunga lotta operaia del Tigullio: “lo sciopero delle macchinette”. In occasione del primo centenario della CGIL era pubblicato uno studio monografico su quei fatti lontani, narrati dall’indimenticabile Angelo Daneri.

Il primo accenno giornalistico alla Camera del Lavoro è riportato nell’edizione del 2 giugno del 1906: “I membri della Commissione di propaganda sono invitati a trovarsi nella locale sezione Chiavarese del P.S.I domenica3 giugno alle ore 14 per trattare la costituenda Camera del Lavoro. Nessuno Manchi”. Questo breve trafiletto segna l’inizio di un percorso che trova altri riferimenti nel proseguo editoriale de “Il Risveglio”.

I dirigenti presenti saranno i maggiori protagonisti della nascita e dell’organizzazione del movimento operaio nel Tigullio: Cesare Bruzzone, Angelo Pozzi, Carlo Giannj, Armando Catani. Nella riunione è nominato il primo segretario Floriano Pace, consulente l’avvocato Francesco Mariani. L’evento si concludeva con la stesura di un primo documento programmatico, una sintesi del da farsi: al primo punto si ribadiva che in ogni località si attivasse un gruppo operativo per giungere ad una federazione costitutiva della Camera del Lavoro. Si proseguiva indicando come si dovessero raccogliere i dati anagrafici dei primi aderenti, precisare le competenze del lavoro svolto, del genere di mestiere, dell’occupazione, “seguendo i criteri delle leghe di resistenza”. Il punto si concludeva col primo accenno alla costituzione del sindacato: “strumento per migliorare la condizione operaia nel campo economico-politico”. Per essere operativi si stabilì un primo termine di raccolta delle adesioni fissato alla fine dello stesso mese di giugno.

I primi iscritti individueranno i delegati e daranno vita alla “Commissione Centrale in Chiavari, che opererà al più presto dichiarando costituite le leghe”. Sulla base di questo documento-programma sarà emesso un ulteriore comunicato: “Sollecitare le sezioni di Moneglia e Borzonasca al ritiro delle tessere della Camera del Lavoro. Organizzare conferenze di propaganda socialista e operaia nei vari centri del Circondario”.

Coordinare sezioni e circoli con la sezione chiavarese del P.S.I allo scopo di provvedere con maggiore efficacia alla propaganda per organizzazione operaia. Nei giorni a seguire saranno pubblicate diverse “raccomandazioni” per ribadire date e impegni assunti. A partire dalla fine di luglio si organizzeranno diversi comizi per sostenere la Camera del Lavoro, il primo sarà domenica 22 luglio presso la ex chiesa di San Francesco, successivamente a Lavagna presso il salone del ristorante Codda. I manifesti intitolavano l’iniziativa annunciando la presenza del direttore di “Lotta Socialista” Michele Bianchi, il titolo dell’intervento: “Nuovi orizzonti dell’organizzazione operaia”.

A pochi giorni di distanza seguiranno altre iniziative a Santa Vittoria e Sestri Levante, il tema dibattuto sarà “la costituenda Camera del Lavoro”. A pochi giorni dalla dichiarazione dello “sciopero delle macchinette”, la Commissione Esecutiva della Camera del Lavoro si reca a Riva Trigoso: “chiamata da quei lavoratori sfruttati dalla direzione di quel Cantiere navale”. L’occasione è di dotarsi di un valido strumento organizzativo per affrontare la dura e lunga lotta, a questo riguardo sono individuate due specifiche leghe: “quella degli aiutanti carpentieri e battimazza e quella dei ribattitori; le due leghe si compongono di 100 iscritti circa cadauna”.

Il percorso fondativo dell’organizzazione sindacale, non prevedeva solamente un organico contatto col territorio, in particolare il Circondario di Chiavari, ma si favoriva il confronto con un più ampio ambito organizzando uno specifico incontro a Savona e successivamente a Parma. A rappresentare l’esperienza chiavarese è inviato l’avvocato Francesco Mariani. Dalla cronaca degli avvenimenti è possibile riscontrare una particolare attenzione per i fatti di Riva Trigoso e la lotta contro “le macchinette”. In ogni luogo si raccolgono fondi per sostenere i lavoratori e le loro rivendicazioni.

Nel proseguo della lettura de “Il Risveglio” possiamo individuare i luoghi chiavaresi delle tante riunioni organizzate, erano sedi d’incontri la redazione della settimanale in via Vittorio Emanuele 21, l’attuale Martiri della Liberazione; il Circolo della Reciproca in via Ravaschieri; il Circolo Avvenire presso la Casa Ghigliotti in Corso al Cantiere (l’attuale Corso Valparaíso). Il percorso fondativo della Camera del Lavoro prevedeva il coinvolgimento di realtà già operanti da anni in Chiavari, in particolare la “Lega dei Muratori” fondata nel 1897, con ben 260 iscritti aderenti all’assemblea costitutiva del 1901.

I Muratori e gli edili di Chiavari delegano l’avvocato Francesco Mariani alla mobilitazione per lo sciopero, la vertenza prevede migliori condizioni di lavoro, un orario sopportabile e la regolamentazione degli straordinari. Dopo ben 40 giorni di sciopero si poté raggiungere un primo accordo, il documento fu sottoscritto dal Sottoprefetto di Chiavari, ma non dagli impresari.

Il 29 settembre del 1906 la Lega dei Muratori aderisce alla Commissione per la Camera del Lavoro e chiede l’applicazione del “Lodo arbitrale firmato il 25 luglio”. Negli stessi giorni scende in lotta la “Lega dei Panettieri”, gli operai dei forni, i vermicellaj e i pasticcieri, chiedono migliori condizioni di lavoro e “l’abolizione del lavoro notturno”. Nel documento firmato dal coordinatore della Lega Canesa, si chiede di partecipare all’assemblea indetta per domenica 11 ottobre, a tale riunione sono invitati gli iscritti di Lavagna e Sestri Levante. La lotta dei Panettieri prevede una nuova iniziativa a Chiavari presso il Civico Teatro Verdi domenica 9 dicembre, il dibattito si allarga a medici e autorità per richiamare i disagi e i danni del lavoro notturno.

Nel mese di Marzo del 1907 si tiene una riunione dei socialisti chiavaresi e del Circondario per decidere il destino del settimanale “Il Risveglio”, i problemi non sono di carattere politico, ma preoccupa la situazione finanziaria: “vista la non indifferente passività nella quale si trova l’Amministrazione del giornale”. I socialisti chiavaresi deliberavano di cessare la pubblicazione del Risveglio l’8 marzo del 1907, i dirigenti della sezione firmavano l’atto di chiusura. A tale deliberazione corrisponde una dichiarazione emessa a cura della Redazione: “avvisiamo i compagni, gli abbonati e gli interessati tutti che il Giornale, mantenendo immutato il suo programma e la sua posizione di combattimento, continuerà le regolari pubblicazioni per conto della Redazione”.

Il 13 aprile un nuovo ordine del giorno è pubblicato dalla commissione, al primo punto è indicata “la Costituzione definitiva della Camera del Lavoro definendo l’indirizzo politico economico dell’organizzazione sindacale”, il documento si completava con le categorie che dovranno inviare i loro delegati: Lega Mista, Lega Ribattitori, Lega Calafati, Lega Falegnami Riva Trigoso. Sindacato Lavoratori del Porto di Sestri Levante. Da Chiavari: Lega Panettieri, Lega Muratori, Gruppo Riscatto Ferroviario, Lega Tipografi.

Nel numero seguente de “Il Risveglio” si apprende che la riunione è stata rimandata al 21 aprile, il motivo del rinvio è giustificato dagli stessi convocati: alcuni non erano pienamente rappresentati, diverse Leghe chiedevano un rinvio per poter interpellare la loro base.

La nuova convocazione è fissata per domenica 21 aprile alle ore 14 a Sestri Levante presso i locali del P.S.I. Sono nuovamente convocate tutte le categorie già previste con le nuove adesioni della Lega Scalpellini di Monterosso e Lega Panettieri di Santa Margherita Ligure. La successiva cronaca c’informa che la riunione fu presieduta da Michele Bruzzone e dopo l’adesione di tutti i partecipanti “l’assemblea dichiarava definitivamente costituita la Camera del Lavoro del Circondario di Chiavari”. Questo passaggio ci permette d’affermare che il 21 aprile del 1907 inizia ufficialmente il cammino del sindacato organizzato nella propria Camera del Lavoro. Il dibattito affrontò altri temi, si discusse dello stipendio d’attribuire al Segretario Floriano Pace, si deliberò che la Camera del Lavoro fosse indipendente dai partiti, “non trascurando la politica di Classe, la vera politica che devono compiere i lavoratori stretti nei loro sindacati di mestiere contro gli antagonistici interessi della borghesia”.

Il Primo Maggio successivo sarà l’occasione per festeggiare organizzando un grande convegno in Sestri Levante, il programma comprende un comizio affinché “la Camera del Lavoro comunichi alla Direzione del Cantiere di Riva che gli operai organizzati, in occasione del Primo Maggio si asterranno dal lavoro”. La giornata fondativa si concluse con un importante delibera riguardante il proseguo del primo gruppo dirigente della C.d.L. che dovrà restare in carica sino a nuove elezioni “che saranno indette per referendum”. La prima uscita del nuovo segretario Floriano Pace sarà a Riva Trigoso in occasione del Convegno delle Leghe di Mestiere. Il glorioso “Il Risveglio” cesserà di essere in distribuzione il 20 luglio del 1907, a Chiavari le celebrazioni per il centenario della nascita di Giuseppe Garibaldi: qui l’ultimo cenno di cronaca con Floriano Pace: il primo segretario della Camera del Lavoro di Chiavari, fondata il 21 aprile del 1907".

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