"La Liguria cade a pezzi e noi non vogliamo stare a guardare"
A parlare è Tigullio Possibile, che lancia una serie di proposte

"La vicenda della chiusura ai mezzi pesanti di un tratto di A12 ed i sempre più frequenti incidenti stradali hanno messo in rilievo nella rete urbana e suburbana del Tigullio molte criticità ormai croniche che da troppo tempo necessitavano di attenzioni". A parlare è Tigullio Possibile, attraverso i portavoci Johanna Caminati Engstrom e Alessandro Pasquetti. "La gestione politica degli ultimi anni non ha mai previsto una seria progettazione e pianificazione degli interventi di manutenzione necessari - continuano - si è solamente assistito a riparazioni e recuperi resi necessari da eventi atmosferici avversi o a dissesto ambientale, eventi improvvisi e funesti sui quali qualcuno ha avuto pure la sfacciataggine di costruirsi una mediatica campagna elettorale.
Le richieste
Ecco quindi il pensiero di Tigullio Possibile:
"Vi è la necessità di rendere le strade dei nostri comuni percorribili con maggiore fruibilità e sicurezza: durante la chiusura dell’A12 al traffico pesante con la deviazione sulla rete locale si è scoperto che alcuni incroci e rotatorie non rientrano nelle norme previste poiché non sono transitabili da tutti i mezzi di trasporto . Inoltre molti tratti presentano criticità di sicurezza per i pedoni e le due ruote: segnaletica verticale ed orizzontale mancante o non più visibile, protezioni mancanti nei percorsi e negli attraversamenti pedonali, fondi stradali dissestati. Vivere, lavorare, studiare, curarsi, ospitare e divertirsi nel Tigullio sta diventando sempre più difficile, oltre che pericoloso.
Per questo, Tigullio Possibile chiede:
-L’istituzione di tavoli di lavoro condivisi tra ANAS e Comuni per coordinare gli interventi necessari, così come un Piano Intercomunale dei Trasporti: manutenzioni, omogeneizzazione dei tratti consequenziali tra Comuni, vigilanza.
- Incentivi il trasporto alternativo: autobus, treni e marittimo con più collegamenti, più frequenze, più risorse umane, maggiore qualità da tradursi in nuovi mezzi ecologici, puntualità, pulizia, parcheggi di interscambio, collegamenti con le spiagge, con i siti di trekking e biking ed i luoghi di svago e divertimento, minibus elettrici circolari comunali ed il miglioramento dei collegamenti tra costa ed entroterra, salvaguardando così l’ambiente.
- Maggiore attenzione riservata a favorire il trasporto green: zone di interscambio auto/bici, un incremento delle piste ciclabili, colonnine pubbliche di ricarica auto elettriche, un supporto economico per acquisto di mezzi green secondo la capacità di spesa famigliare. La Liguria cade a pezzi. Noi non vogliamo rimanere a guardare. E’ arrivato il momento di intervenire con tutte le azioni possibili per garantire il diritto a viaggiare e spostarsi in modo sostenibile, ma soprattutto in sicurezza".