L’abbandono e il deposito di rifiuti diventano reato anche per il privato cittadino
Dallo scorso 10 ottobre si rischia una denuncia e 2.500 euro di ammenda per il solo abbandono di un sacchetto della spazzatura
«Dallo scorso 10 ottobre, una modifica del Testo Unico Ambientale (cioè il decreto legislativo numero 152/2006), ha trasformato in illecito penale l’abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti da parte del privato che, fino a quel momento, era sanzionato in via amministrativa (era cioè alla stregua di un divieto di sosta o un eccesso di velocità su strada). Di conseguenza, oggi, anche il comune cittadino (e non solo più le imprese) che abbandona o deposita in maniera incontrollata qualsiasi genere di rifiuti commette un reato e rischia una denuncia. La modifica riguarda l’abbandono dei rifiuti tali e quali sul suolo, nel suolo e nei corsi e specchi d’acqua, mentre, si ricorda, era e rimane un grave reato la loro distruzione col fuoco».
Lo sottolinea il gruppo di Genova del Nucleo Investigativo Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale
«La legge continua a prevedere una sanzione amministrativa per i soli rifiuti di piccolissime dimensioni come sono, ad esempio, i mozziconi di sigaretta (che si trovano purtroppo ancora in grandi quantità sulle strade, nei boschi e sulle spiagge), scontrini, fazzoletti di carta e simili - prosegue il gruppo -. Già dal sacchetto della spazzatura domestica si incorre nel penale. Altrettanto per l’abbandono, ad esempio, di elettrodomestici, mobilia, piccoli mezzi a motore, ecc. E’ anche penale il deposito incontrollato dei medesimi: cioè il loro accumulo in grandi quantità in terreni (anche se privati e recintati) e immobili».
«Quindi - conclude il gruppo -, il privato che verrà individuato quale autore di abbandoni di rifiuti, verrà denunciato alla competente Procura della Repubblica e dovrà corrispondere entro trenta giorni dalla notifica, una cifra di 2.500 euro, non rateizzabile (aumentata fino al doppio se si tratta di rifiuti pericolosi, come sono, ad esempio, i frigoriferi, i motori, i tubi al neon, rifiuti contenenti amianto, ecc.), se vorrà estinguere il reato senza subire un processo».