Santa Margherita Ligure

L'alternativa per Santa: «Via Mortero, un disastro da 800mila euro»

La lista guidata dal candidato sindaco Guglielmo Caversazio punta i riflettori su una specifica zona della città

L'alternativa per Santa: «Via Mortero, un disastro da 800mila euro»
Pubblicato:

A Santa Margherita Ligure la lista “Caversazio sindaco - L’alternativa per Santa” punta i riflettori su una determinata zona della città: «Via Mortero, 800mila euro per pagare il disastro targato Donadoni e Cozzio».

Il punto della lista “Caversazio sindaco - L’alternativa per Santa”

«Nell’ultimo bilancio di previsione approvato a dicembre dal consiglio comunale di Santa Margherita vengono preventivati lavori per 793mila euro in via Mortero - si legge in una nota diffusa dalla succitata lista -. Vale la pena di riepilogare la vicenda per sommi capi».

«Nel 2017 la giunta comunale ha approvato un “Intervento di riqualificazione ambientale” presentato da un privato su un terreno di proprietà del Comune sopra il campo sportivo - prosegue la nota -; secondo questo progetto, i castagni presenti sono stati rimossi e nell’area il privato ha scaricato circa 8mila metri cubi di terre e rocce di scavo (materiali di risulta di cantieri edili); a fronte di questo intervento, il privato avrebbe dovuto ripiantare 60 castagni, ripristinare le opere in muratura a secco e realizzare un’idonea regimentazione delle acque piovane; questo intervento veniva definito dal sindaco Donadoni e dalla sua giunta un’opera di “Ingegneria Naturalistica” con tanto di video nel cantiere per magnificare la bontà di questo progetto “a costo zero” per il Comune; nel 2020 il privato, che nel frattempo gestisce il cantiere da più di due anni, presenta una variante al progetto per poter continuare anche in un terreno adiacente. Il sindaco Donadoni ed il vicesindaco Cozzio intervengono in consiglio comunale per sostenere il progetto affermando che il comune beneficerà di un posteggio pubblico annesso al primo intervento. Per questo motivo decidono l’acquisto da parte del Comune di terreni privati che vengono concessi per quello che il sindaco definisce “Il secondo lotto dell’intervento in via Mortero”; nel frattempo, l’area del cantiere inizia a franare sopra il fosso Mortero. Con una determinazione del settembre 2020 il Comune decide di stanziare alcune migliaia di euro per pulire il fosso Mortero e affida i lavori allo stesso privato che sta eseguendo i lavori sul terreno soprastante; il terreno, nel frattempo, continua a franare e l’amministrazione nel 2023 (5 anni dopo l’inizio dei lavori) decide di fare due ordinanze sindacali per intimare lo svolgimento dei lavori di regimentazione delle acque. Quando questo non viene eseguito la giunta stanzia 22mila euro ad una ditta esterna per mettere fine al rischio di frane dell’area di via Mortero e annuncia in consiglio comunale cause legali contro il privato che ha eseguito l’intervento (a cui Donadoni e Cozzio hanno approvato primo e secondo lotto)».

«Ci sono molte domande che noi abbiamo fatto in questi anni e che vorremmo che si facessero anche i cittadini - continua la lista “Caversazio Sindaco - L’alternativa per Santa -. 1) Per quale motivo è stato permesso che un bosco di castagni venisse riempito di materiali di scarto di cantieri edili? In che modo questa sarebbe una riqualificazione? 2) Perché l’opera è stata sponsorizzata e ne è stata approvata una seconda parte proprio mentre i terreni iniziavano a franare? Perché sono stati spesi soldi dei cittadini per acquistare altri terreni da dare oltre quelli pubblici? 3) Perché il Comune ha affidato la pulizia del fosso Mortero alla stessa persona che ha causato la frana soprastante?».

«Ora sappiamo che questa operazione, che voleva “riqualificare” un bosco di castagni un po’ sporco, ha distrutto una parte di città - conclude la lista -. È già costata decine di migliaia di euro ai cittadini per avere in cambio un cantiere di scarti che sta franando. Con il nuovo bilancio vediamo nero su bianco che per riqualificare l’area serviranno quasi 800mila euro».

«Un danno enorme, quindi, come sostenevamo già dal 2019 - afferma Guglielmo Caversazio, candidato sindaco de “L’Alternativa per Santa” -. Abbiamo raccolto le firme dei cittadini del quartiere contro l’intervento, ma questo non è bastato alla maggioranza per fare marcia indietro. Ora questo disastro lo pagheranno tutti carissimo. In un mondo normale, una amministrazione che combina un disastro ambientale ed economico di questa entità si dimetterebbe chiedendo scusa. Invece da Cozzio in consiglio comunale solo un’ammissione di colpa che però non è sufficiente. Speriamo che i contenziosi avviati possano dare ragione al Comune, ma nel quartiere degli Ulivi i cittadini hanno già avuto un cantiere per sei anni e chissà per quanti ancora a venire. Chi aveva promesso loro un’area riqualificata ora andrà a chiedere loro scusa o cercheranno ancora di ottenere i loro voti? Noi siamo stati molte volte nel quartiere in questi anni e siamo certi che i cittadini non si faranno ingannare».

Le immagini del prima e del dopo intervento fornite da "L'alternativa per Santa"

IMG-20240114-WA0016
Foto 1 di 2
IMG-20231002-WA0005
Foto 2 di 2
Seguici sui nostri canali