sanità

Lavagna, da luglio volontari AVO al pronto soccorso

La collaborazione tra Asl 4 e l'AVO Tigullio Orientale

Lavagna, da luglio volontari AVO al pronto soccorso
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Portare conforto ai pazienti ricoverati, offrendo loro sostegno e una presenza amichevole: con questi obiettivi, i volontari dell’AVO “Tigullio Orientale” iniziano la loro attività anche al Pronto Soccorso di Lavagna.

La collaborazione

La collaborazione con il reparto è iniziata ieri, quando le “cappe azzurre”, al termine del percorso di incontri preparatori, hanno fatto il loro ingresso in PS.

«Sono lieto di accoglierli in un’area delicata come quella del Pronto Soccorso, dove credo che la loro presenza, insieme a quella dell’educatore che ha il particolare compito di tenere i contatti con le famiglie all’esterno, sia fondamentale» ha detto questa mattina il Direttore Generale dell’Asl 4, Paolo Petralia, rivolgendo il suo saluto e il suo benvenuto alla presidente dell’AVO Tigullio Orientale, Geronima Simonini, e alla delegazione di volontari presenti.

Da ieri, diciassette volontari si alternano nei due turni giornalieri, dalle 12 alle 14 e dalle 17 alle 19, dal lunedì al sabato, con il proposito di aggiungere prossimamente anche un turno domenicale. E intanto prosegue la loro consueta attività nella RSA di Chiavari e Ospedali di Lavagna e di Sestri Levante.

«Portare il nostro servizio anche in Pronto Soccorso era un mio obiettivo fin da quando ho assunto la presidenza dell’associazione – racconta Simonini -. Purtroppo la pandemia da Covid-19 ci ha costretti a rimandare, ma essere riusciti ora è una grande soddisfazione. Siamo convinti che stare vicini ai pazienti in un momento in cui sono magari impauriti sia importante. Il nostro compito sarà non farli sentire soli, offrire ascolto e un aiuto nelle piccole necessità».

Di riflesso, la presenza dei volontari potrà essere un sostegno anche per gli Operatori sanitari:

«Per il Pronto Soccorso, l’estate non è solo il periodo di maggiore afflusso, ma anche quello in cui arrivano da noi turisti, persone che hanno i familiari lontani – spiega Antonella Truglio, direttore del Dipartimento di Emergenza Urgenza -. La presenza dei volontari è un valore aggiunto per farli sentire rassicurati e ancora più accuditi».

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