La proposta

Muzio: «Potere ai prefetti per attuare i piani di abbattimento dei cinghiali»

Al centro dell'attenzione una mozione presentata dal capogruppo di Forza Italia in Regione

Muzio: «Potere ai prefetti per attuare i piani di abbattimento dei cinghiali»
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«Condivido il grido di allarme lanciato da Coldiretti in merito al tema del contenimento degli ungulati. L’abbattimento di 450 esemplari dall’apertura della caccia su oltre 35mila capi individuati anche nel quadro del contrasto alla peste suina, costituisce una risposta inadeguata rispetto al grave problema in argomento. Occorre mettere in campo al più presto azioni efficaci, soluzioni straordinarie per fronteggiare una situazione altrettanto straordinaria. Rilancio perciò la mia proposta, che sarà in discussione nella seduta di Consiglio Regionale di domani, di chiedere urgentemente una modifica della ormai vetusta legge nazionale sulla caccia, con l’obiettivo di consentire ai rappresentanti territoriali del Governo, cioè i Prefetti, responsabili dell’ordine pubblico, di intervenire con misure adeguate alle dimensioni del problema, senza escludere provvedimenti drastici per raggiungere gli obiettivi prefissati dai piani regionali di abbattimento».

È quanto ha dichiarato oggi, lunedì 28 novembre, il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia e membro della Commissione Ambiente e Territorio.

«Quello dei cinghiali - ha aggiunto Muzio - è ormai diventato un problema di ordine pubblico e di pubblica sicurezza e come tale va trattato, a tutela dei cittadini, degli imprenditori agricoli e di chi per passione cura i terreni. La situazione, appesantita dalla peste suina e dalle conseguenze delle apposite norme sanitarie che ne disciplinano il contenimento, è davvero grave e gravida di conseguenze sul piano economico, ambientale e a livello di sicurezza. Auspico perciò una rapida approvazione della mia proposta da parte del consiglio regionale e la conseguente sua presa in carico da parte della giunta, che sono certo si muoverà in sede di Conferenza Stato-Regioni e nei confronti del Governo nella direzione indicata».

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