il caso

Oltre 40mila firme per non vendere la scogliera di Lord Byron

Quell’area, che fu acquistata dal Comune di Porto Venere nel 1982 per farne patrimonio di tutti, è oggi messa in vendita dall’attuale amministrazione che ha bandito un’asta pubblica con scadenza delle offerte al 29.01.2022.

Oltre 40mila firme per non vendere la scogliera di Lord Byron
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Due petizioni sono arrivate all'Unesco, una cartacea e l'altra on line, contro la vendita ai privati della zona verde al di sopra del Castello Doria di Porto Venere, luogo amato dal poeta inglese George Byron. La raccolta su change.org ha già superato le 40mila firme. Legambiente La Spezia ha lanciato la petizione online e l'ha diretta a Comune di Porto Venere (SP). 

I firmatari hanno indirizzato la petizione ad Unesco Italia e ai ministri Patuanelli, Cingolani e Franceschini oltre che alle autorità locali: il sindaco Cozzani, i presidente regionale Toti, il presidente della Provincia della Spezia Peracchini e la Soprintendenza Ligure.

Oltre 40mila firme per non vendere la scogliera di Lord Byron

Questo è un APPELLO per impedire la vendita tramite asta pubblica di un terreno, ora di proprietà comunale, di immenso valore paesaggistico sito all’interno del Parco Naturale di Porto Venere, Sito Unesco e Sito di Interesse Comunitario, proprio al di sopra del cinquecentesco Castello Doria ed in vista del promontorio di San Pietro e dell’Isola Palmaria.

Quell’area, che fu acquistata dal Comune di Porto Venere nel 1982 per farne patrimonio di tutti, è oggi messa in vendita dall’attuale amministrazione che ha bandito un’asta pubblica con scadenza delle offerte al 29.01.2022.

Senza fare menzione di un elemento di notevolissimo valore, ovvero quel "muro a secco semicircolare ciclopico" (da qualcuno rinominato "Giardino pantesco"), manufatto unico nel suo genere, per dimensioni e tecniche costruttive finalizzate alla resistenza ai forti venti di Libeccio e Maestrale, che da solo varrebbe un regime di stretta tutela, anche per i secolari olivi al suo interno le cui chiome modellate dal vento formano un perfetto connubio con le pietre magistralmente disposte.

Derubricando a vegetazione infestante la meravigliosa macchia mediterranea e la gariga, habitat di pregio tutelati dall'Unione Europea tramite il Sito di Interesse Comunitario.

Riteniamo increscioso che si metta in vendita una porzione così strategica del territorio, di notevole valore identitario, quando invece una amministrazione avveduta e lungimirante ne farebbe tesoro, ricercando forme di gestione che dovrebbero derivare direttamente dai principi istitutivi del Sito Unesco e delle aree protette in cui ricade l’area.

Chiediamo quindi:

  • l’interruzione della procedura di gara avviata
  • il mantenimento della proprietà pubblicadell’area
  • l’avvio di una progettazione partecipatafinalizzata all’uso conservativo di quella porzione di territorio, che ne favorisca la fruizione con finalità educative nel rispetto dei suoi valori e del genius loci.