Orecchia e Giardini: «Opera di Salietti del Comune di Chiavari in cattiva conservazione»
Il punto dei due consiglieri comunali
«Opera di Salietti del Comune di Chiavari in cattiva conservazione»: l'affondo dei consiglieri comunali Nicola Orecchia (nella foto) e Giovanni Giardini.
Il punto di Orecchia e Giardini
«Alcuni giorni fa abbiamo ascoltato un’intervista molto interessante rilasciata da Claudio Castellini, presidente dell’associazione Tecnica Mista - dicono Orecchia e Giardini -. Castellini è il co-curatore della mostra su Alberto Salietti, che si sta svolgendo a Ravenna con il patrocinio anche del Comune di Chiavari. Artista celebrato anche dalla Società Economica di Chiavari con la mostra “Alberto Salietti Pittore. I Diari” visitabile in questi giorni sino al 7 aprile. Durante il racconto di Castellini di come sia nato e si sia attuato questo evento artistico a Ravenna ci ha colpito quanto da lui dichiarato in merito ad un’importante opera di Salietti donata dalla moglie del pittore Lydia nel 1964 al Comune di Chiavari e conservata in qualche locale di Palazzo Rocca. Si tratta di “Il bucato”, un quadro di grande valore artistico che ha partecipato ad una Biennale, ma non sarà esposto. Castellini racconta che “purtroppo per problemi di cattiva conservazione l’opera non è in buone condizioni e necessita di restauro, come pure altri dipinti conservati insieme. È partito l’iter burocratico-amministrativo con la Soprintendenza e ci si augura che il restauro – sempre che sia possibile – sia rapido”. Questo fatto chiaramente ci ha preoccupato: com’è possibile lasciare degradare opere artistiche di tale valore? Come e dove sono conservate? Siamo sicuri che non ci siano altri beni preziosi in qualche scantinato? Per conoscere direttamente lo stato attuale delle opere nella disponibilità del Comune abbiamo chiesto, come consiglieri comunali, agli uffici comunali competenti di accompagnarci per effettuare un sopralluogo in tutti i locali di Palazzo Rocca. Non vorremmo che dietro alla bella facciata appena restaurata si nascondesse … la trascuratezza! Infine, poiché si tratta sempre di beni artistici preziosi ci domandiamo che fine abbia fatto il progetto tanto sbandierato in campagna elettorale (ormai 2 anni fa!) del recupero ed utilizzo della Cittadella (ex tribunale) in Piazza Mazzini. E aspettiamo con ansia l’inizio dei lavori per il recupero e la messa in sicurezza della strada di accesso e dei famosi affreschi del Santuario delle Grazie. Vista la poca attenzione e l’incuria con cui questa amministrazione sta dimostrando di conservare le opere artistiche comunali, forse è stato un bene che la collezione Crippa, trasferita dal Museo di Portofino al Comune di Genova, sia finita nelle mani di Bucci e non di Messuti!».