Orecchia: «Porto di Chiavari, l'amministrazione comunale continua a mantenere una coltre di mistero»
L'affondo del consigliere comunale

«I misteri del Porto di Chiavari»: ecco l’affondo del consigliere comunale di “Chiavari con Te!” Nicola Orecchia (nella foto).
Il punto del consigliere Orecchia
«Sulla questione del Porto Turistico di Chiavari l’amministrazione comunale continua a mantenere una coltre di mistero e, come consigliere comunale, è mio compito pretendere maggiore trasparenza di cui hanno diritto i cittadini e, in particolare, gli utenti e gli operatori del porto - esordisce Orecchia -. Lo scorso 17 febbraio avevo presentato un’interrogazione con richiesta di risposta scritta (sollecitata l’11 marzo) per saper quante operazioni di alaggio e varo erano state compiute da Tigullio Shipping S.p.A. (gestore del nuovo porto privato) a decorrere dal suo ingresso il 14.10.2024 e di conoscere il conseguente importo che il Comune avrebbe dovuto introitare. Ad oggi, non ho avuto ancora risposta, tanto che ho dovuto presentare un’interpellanza per avere le informazioni richieste nel prossimo consiglio comunale, che, peraltro, non è stato ancora convocato da più di un mese».
«Dal silenzio della giunta - prosegue il consigliere comunale - cresce il sospetto che i soldi dovuti dal privato al Comune non siano mai stati richiesti o ancora non incassati, con conseguente danno per le casse comunali. Ma non solo. Dopo l’approvazione dell’addendum al contratto stipulato tra Comune di Chiavari e Tigullio Shipping S.p.A., nonostante le perplessità espresse dalla minoranza nell’ultimo consiglio comunale per un possibile danno erariale, lo scorso 4 aprile ho chiesto copia del contratto firmato dalle parti visto che la delibera era immediatamente eseguibile e, in teoria, dovrebbe essere già stato sottoscritto. Anche in questo caso, non ho ricevuto ancora nessuna risposta da parte dell’amministrazione. Cosa sta nascondendo la giunta? Fare luce sul porto oggi diventa ancor più importante se si considerano le novità emerse in quest’ultimo periodo. In questi giorni, infatti, sia gli utenti, sia gli artigiani nautici che lavorano in porto hanno manifestato il loro forte disagio per il raddoppio del costo di alaggio e varo che sta portando un danno grave a loro ma anche al porto stesso, visto che vi è il rischio sempre più concreto che la clientela preferisca trasferire le proprie imbarcazioni verso altri lidi più economici. Inoltre, da una recente visura estratta dalla Camera di Commercio circa la situazione della Tigullio Shipping S.p.A., risulta che la società abbia deciso di accedere allo strumento della regolazione della crisi (per scongiurare il fallimento?), con un indebitamento finanziario complessivo verso un ente creditore pari a 20 milioni e mezzo di euro e che solo di recente sia stato aperto un dialogo con i rappresentanti del suddetto ente creditore, ma non vi sono aggiornamenti di nota. Ne è a conoscenza il sindaco o sta tenendo nascosta questa notizia? È chiaro che tutto ciò sta creando forte preoccupazione sia tra gli operatori del porto che tra gli stessi utenti e dovrebbe indurre i nostri amministratori ad un più attento e oculato comportamento. Anche perché come testualmente viene riportato dalla relazione del Collegio Sindacale di Tigullio Shipping S.p.A. “è di ogni evidenza che le prospettive della Società dipendono dagli esiti di tale negoziazione”».
«Per avere rassicurazioni in merito e chiedere di operare con la massima trasparenza -conclude Orecchia - questa mattina ho presentato una nuova interpellanza da discutere nel prossimo consiglio comunale, sperando che venga convocato al più presto».